lunedì 2 maggio 2011

Preso Caterino, numero 2 dei Casalesi COLPO ALLA CAMORRA

Il braccio destro di Schiavone era nascosto a Casal di Principe
Si stringe il cerchio su Zagaria

NAPOLI
Camicia azzurra, occhiali color oro, dimagrito e invecchiato: è apparso così Mario Caterino, considerato il numero due del Casalesi e catturato questa mattina dalla polizia a Casal di Principe nel casertano. Al suo arrivo alla Questura di Caserta i poliziotti, alcuni dei quali ancora con il «mefisto» sul volto hanno festeggiato la cattura del latitante, mentre quello che viene ritenuto il braccio destro di Francesco Schiavone-Sandokan non ha mai abbassato lo sguardo, ma anzi sorriso e mimato un applauso rivolgendosi a telecamere e fotografi.

Secondo quanto si è appreso Mario Caterino non si è opposto all'arresto quando è stato sorpreso mentre passeggiava nel cortile dell'abitazione in via Toscanini a Casal di Principe dov'è stato sorpreso. Si è lasciato ammanettare e ha detto poche parole: «Prima o poi doveva succedere».

Il 53enne si suppone stesse in quella casa da pochi giorni e quel rifugio sarebbe stato adoperato soltanto per poco. Come tutti i veri e propri boss, Caterino non si era mai allontanato da quella che viene ritenuta la roccaforte del clan, sfidando le forze dell'ordine e soprattutto la polizia che a poca distanza ha una sede distaccata della Squadra mobile. Ad ospitarlo un muratore incensurato, Crescenzo Della Corte, che è stato arrestato. Nel corso della perquisizione all'interno dell'appartamento non sono stati trovati né armi né documenti.

Caterino era inserito nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi d'Italia ed era ricercato per una condanna all'ergastolo. Le sue tracce si erano perse nel 2005.

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