I 102.561 poliziotti italiani hanno ottenuto nel 2010 risultati straordinari, con la loro attività di prevenzione e repressione sui diversi fronti della sicurezza, sempre al servizio della collettività.
Sono proprio i cittadini, in caso di bisogno, ad affidarsi alla polizia: il 113 ha, infatti, ricevuto 5.585.176 chiamate, più di 15 mila al giorno.
Grande attenzione è stata prestata al contrasto della criminalità organizzata. Su tale fronte quasi 12 mila sono stati gli arresti, tra i quali molti pericolosi latitanti. Su tutti Paolo Di Mauro, Giovanni Tegano, Giuseppe Falsone, Cesare Pagano e Antonio Iovine. Rilevante è stato il contributo dato dall'aggressione ai patrimoni, che ha generato sequestri e confische di beni per un valore di quasi 4 miliardi di euro.
Molto importante l'attività svolta per garantire la sicurezza sulle strade. Particolare attenzione è stata rivolta al rispetto dei limiti della velocità, causa principe di incidenti stradali: le pattuglie ne hanno rilevati 70.506, prestando soccorso a 453.170 automobilisti. Per prevenire il fenomeno sono stati effettuati più di un milione e mezzo di controlli con l'etilometro, con 24.744 persone denunciate per guida in stato di ebbrezza; 840.830 sono state le contestazioni per eccesso di velocità e 56.750 le patenti ritirate.
La lotta alla diffusione delle sostanze stupefacenti ha prodotto il sequestro di oltre 31 tonnellate di droga e 4.254 arrestati, mentre sul fronte della lotta al terrorismo interno sono state arrestate 9 persone, e 21 sono i terroristi internazionali bloccati dalla polizia.
Fondamentale l'attività a tutela dell'ordine pubblico durante le 9.896 manifestazioni del 2010 e i 2.957 incontri di calcio monitorati, con l'impiego di 117.608 unità.
Evidenziamo infine l'attività svolta sulla Rete, la nuova frontiera della sicurezza. La polizia ha monitorato 50.153 siti web, oscurandone 223 e arrestando 172 persone per pedofilia e commercio elettronico illegale.
L'attività svolta dalla polizia ha sempre e solo un obiettivo: migliorare le condizioni di sicurezza nel nostro Paese, anche con la collaborazione dei cittadini, perché insieme c'è più sicurezza.
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