martedì 31 maggio 2011

Turista morto dopo scippo Rolex: 2 fermati

Rapinatori "traditi" dalla targa della moto

Il questore: «La gente non ha collaborato»

NAPOLI - Sono stati identificati dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli, guidata da Vittorio Pisani, i responsabili della rapina del 18 maggio che causò la morte del turista americano Antonio Oscar Mendoza.


Gli autori del grave delitto sono stati fermati ed attualmente si trovano presso gli uffici della Questura, dove è presente il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica che ha assunto la direzione delle indagini. Le due persone identificate, 30enni, napoletani della zona centrale della città, hanno precedenti per reati contro il patrimonio e rapina. Sono ritenuti responsabili dei reati di tentativo di rapina ed omicidio preterintenzionale.

I due fermati sono Vincenzo Sannuto e Salvatore Scippa. Alla loro identificazione la polizia è giunta incrociando due elementi: il primo numero di targa del ciclomotore usato per lo scippo e il riconoscimento da parte della moglie della vittima, sia pure con qualche dubbio, di Scippa. L'uomo è stato sottoposto ad intercettazioni telefoniche e in questo modo gli investigatori hanno compreso che si era reso irreperibile.

Rintracciato in casa di un barbone nella zona di Santa Chiara, nel centro storico, è stato arrestato e ha ricostruito la modalità dell'accaduto. Quindi è stato identificato il complice che si era rifugiato nell'abitazione di una sorella nella zona del Cavone, è ora interrogato in Questura dal pm Maria Sepe, titolare del fascicolo. Il procuratore aggiunto Giovanni Melillo ha espresso soddisfazione per la «bella indagine» svolta dalla squadra mobile.

«Sono soddisfatto per i fermi operati dalla Squadra Mobile ma, permane in me un sentimento di forte dolore e di partecipazione al grave lutto che ha colpito i famigliari del turista americano Antonio Oscar Mendoza e la moglie in particolare rimasta accanto a lui fino all'ultimo».

Lo ha detto il questore di Napoli Luigi Merolla, commentando i fermi dei due presunti autori del tentato scippo e della successiva morte del turista Usa aggredito lo scorso 18 maggio a Via Marina a Napoli e morto dopo 9 giorni di agonia in ospedale.

«I due fermi rappresentano l'ulteriore positivo esito dell'attività investigativa della Squadra Mobile. Ma l'impegno della polizia -ha proseguito il questore- è totale nella lotta alla criminalità». Merolla ha poi invitato «i cittadini a prendere esempio da questi professionisti che operano per i bene della città e a collaborare di più con la polizia».

«Non basta indignarsi, vorrei che da parte dei cittadini ci fosse più partecipazione. Invece, anche nel caso dell'indagine sul tragico tentato scippo di via Marina la popolazione non ha collaborato», ha proseguito il questore di Napoli.

«Eppure i due fermati non sono venuti da fuori Napoli ma vivono nel centro storico, sono conosciuti da tanta gente eppure nessuno si è sentito in dovere -ha continuato Merolla- di collaborare con la polizia all'attività investigativa. Ripeto, non basta solo l'indignazione, la gente deve imparare a partecipare attivamente alle attività degli investigatori».

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