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sabato 14 maggio 2011
I Ribisi cresciuti a pane e mafia
Quello dei Ribisi è un nome che ha segnato la storia mafiosa di Palma di Montechiaro. A balzare per primi agli onori della cronaca furono i fratelli, Gioacchino, Rosario e Carmelo, assassinati alla fine degli anni Ottanta nel contesto di una feroce faida mafiosa tra il gruppo storico di Cosa nostra e quello emergente della Stidda. Gioacchino venne ucciso la sera del 5 agosto 1989 all'interno di una pizzeria di Zingarello, mentre Rosario e Carmelo (il padre di Giuseppina) vennero trucidati, il 4 ottobre dello stesso anno, mentre si trovavano all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta. Altri due fratelli, Pietro e Ignazio, sono ritenuti dai giudici - con sentenze già da tempo definitive - elementi di primissimo piano della cosca mafiosa palmese e per questo sono stati entrambi condannati a 12 anni di reclusione. Pietro ha subito anche una condanna all'ergastolo (anch'essa definitiva) per l'omicidio del giudice Antonino Saetta e del figlio Stefano, mentre Ignazio è stato ritenuto responsabile pure del tentato omicidio di Angelo Bordino e condannato a 12 anni di carcere (anche questa sentenza è irrevocabile). L'ultimo è Nicolò Ribisi, arrestato lo scorso anno dalla Mobile e finito nel ciclone perché l'ex presidente dell'Akragas gli dedico una vittoria.
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