venerdì 20 maggio 2011

Sesso con la paziente medico condannato

TARANTO - Carcere, interdizione e risarcimento. Il tribunale (presidente Michele Petrangelo, a latere Vilma Gilli e Simone Orazio) ha condannato a 6 anni di reclusione Antonio Losavio, di 41 anni, medico nutrizionista, sottoposto agli arresti domiciliari nel febbraio del 2005, e a 3 anni e 8 mesi Luca Ettorre, 33 anni, commercialista, finiti sotto processo con l’accusa di abusi sessuali ai danni di una ragazza di Massafra che all'epoca dei fatti aveva 16 anni.

Il sostituto procuratore Mariano Buccoliero aveva chiesto invece di condannare Losavio a 5 anni e 4 mesi di reclusione e Ettorre a 4 anni.

Il tribunale ha disposto anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per Losavio e di 5 anni per Ettorre, condannando entrambi al pagamento in solido di una provvisionale di 50mila euro alla parte civile, rappresentata dall’avvocato Ignazio Dragone, demandando poi in altra sede la quantificazione del risarcimento.

Stando a quanto ricostruito dalla pubblica accusa, la vittima si era rivolta a Losavio per sottoporsi ad una dieta in quanto assillata da qualche chilo di troppo. Dalle dichiarazioni della giovane, è emerso che il medico era riuscito a instaurare con lei una relazione molto particolare, contrassegnata da rapporti sessuali che sarebbero avvenuti all’interno di una nota clinica privata di Taranto, e anche da violenze fisiche, compiute in alcuni casi con l’utilizzo di un laser medico, col quale il professionista avrebbe provocato leggere ustioni sul corpo della malcapitata. Ma la ragazza parlò anche di rapporti sessuali di gruppo, tirando in ballo l’amico del medico.

Il provvedimento restrittivo, firmato dal giudice delle indagini preliminari Michele Ancona, fu eseguito dai carabinieri della compagnia di Massafra.

Il dietologo ha ammesso di aver avuto una relazione con la ragazza, negando l’accusa di violenza. Una versione dei fatti resa alla vigilia dell’avviso di chiusura delle indagini preliminari.

La vittima ha raccontato agli investigatori e al pubblico ministero Mariano Buccoliero di essere stata lusingata, all’inizio, dalle attenzioni del nutrizionista, dai modi raffinati, colti, dal suo bell’aspetto. L’uomo si sarebbe velocemente inserito nella vita privata della ragazza cercando di sapere tutto di lei e di controllare ogni sua mossa. La psicologa ha evidenziato una "immaturità di giudizio fisiologica" nella vittima, costretta ad allacciare una relazione non paritaria, nella quale hanno giocato un ruolo determinante innanzitutto l’induzione, la persuasione e la distanza generazionale. Ma si fa espresso riferimento anche all’uso della coercizione e della forza.

I genitori della ragazza hanno annunciato che il risarcimento sarà devoluto in beneficienza al Telefono Rosa. I due imputati sono stati assistiti dagli avvocati Fausto Soggia, Carlo e Claudio Petrone mentre la clinica ove si sarebbe verificata la violenza, citata quale responsabile civile, è stata rappresentata dagli avvocati Cesare Mattesi e Raffaele Errico.

MIMMO MAZZA

Nessun commento:

Posta un commento