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venerdì 17 settembre 2010
Truffa all'Inps, 92 falsi braccianti denunciati nel Vibonese
Truffa all'Inps, 92 falsi braccianti
denunciati nel Vibonese
Grazie alle false attestazioni i 92 erano riusciti a percepire indebitamente i relativi emolumenti ai danni delle casse dello Stato
17/09/2010 Sono 92 le persone denunciate dai carabinieri della Stazione di Vibo Valentia con l'accusa di truffa aggravata ai danni dell’Inps. I militari hanno infatti scoperto che i 92 falsi braccianti agricoli, grazie anche alla connivenza di un noto patronato del capoluogo e di un imprenditore agricolo, avessero falsamente dichiarato all’Inps, tra gli anni 2008 e 2009, oltre 5100 giornate di lavoro agricolo che in realtà non avevano mai effettuato.
Grazie alle false attestazioni i 92 erano riusciti a percepire indebitamente i relativi emolumenti ai danni delle casse dello Stato, il tutto mentre nei giorni in cui avrebbero dovuto lavorare la terra, stavano svolgendo altre attività, anche a diverse decine di chilometri dai campi che dichiaravano di curare. Gli uomini dell’Arma hanno scoperto come i falsi braccianti fornivano all’istituto di previdenza delle false dichiarazioni circa le proprie giornate di lavoro agricolo, grazie alla connivenza dell’imprenditore agricolo che, falsamente, attestava che le persone stavano realmente lavorando per lui quando in realtà, nono solo non avevano mai visto i terreni che avrebbero dovuto coltivare, ma non sapevano nemmeno dove si trovassero.
Addirittura alcune delle fantomatiche coltivazioni, che i lavoratori avevano dichiarato di aver curato, erano in aree boscose o incolte sin dal medioevo. Altre ancora vedevano impiegate giornalmente decine di lavoratori con qualsiasi condizione atmosferica, ma che i terreni risultavano, alla prova dei fatti, completamente ricoperti di erbacce e senza la minima traccia di semina. I truffatori, forse convinti che nessuno avrebbe mai controllato, avevano tranquillamente fornito le loro false dichiarazioni senza minimamente preoccuparsi della loro verosimiglianza alla realtà, o di sapere se i terreni sui quali avrebbero dovuto trovarsi in quelle 5100 giornate erano coltivabili oppure no. Ora tutti dovranno rispondere di truffa aggravata e, al termine del procedimento penale che verrà istaurato dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, dovranno restituire circa 1milione di euro illegittimamente incamerato ai danni delle casse dell’erario.
Con l’indagine di oggi salgono a oltre 500 le persone denunciate dagli uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia in meno di un anno con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, mentre sono oltre 2.5 milioni di euro i danni all’erario accertati dagli investigatori.
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