sabato 25 settembre 2010

Messina, maxi confisca di beni

Messina, maxi confisca di beni

MESSINA - La polizia ha confiscato beni per un valore complessivo di 20 milioni di euro a persone appartenenti al clan mafioso Trovato, operante nel quartiere Mangialupi.


I beni confiscati ai fratelli Antonino, Salvatore, Franco, Giovanni ed Alfredo Trovato del valore complessivo di circa 20 mln di euro sono 24 immobili, 5 terreni, 9 auto, 6 moto, i patrimoni aziendali di due società e numerosi conti correnti. Si tratta dei beni che erano già stati sequestrati lo scorso maggio ai Trovato.

Sulla confisca durante una conferenza stampa è intervenuto il questore di Messina, Carmelo Gugliotta: "Si tratta di un'importantissima confisca al clan Mangialupi, non è stato facile riuscire ad individuare i loro beni. Nel tempo i fratelli Trovato attraverso diverse attività criminali sono riusciti ad accumulare un ingente patrimonio e a diventare un punto di riferimento per la cirminalità messinese".

"Un'indagine fondamentale - ha aggiunto il procuratore capo di Messina, Guido Lo Forte - perché i fratelli Trovato fanno parte del clan più importante di Messina, quello di Mangialupi e hanno importanti collegamenti: sono molto vicini alla famiglia dei Morabito della 'ndrangheta. La carriera di Trovato è simile a quella di Salvatore Lo Piccolo a Palermo, che da rapinatore è cresciuto fino a diventare un personaggio di primo piano anche attraverso lo spaccio di droga".

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