martedì 21 settembre 2010

Patto di legalità, in tutta Italia si seguirà il modello nisseno


Patto di legalità, in tutta Italia si seguirà il modello nisseno

Il primo protocollo contro la criminalità nato a Caltanissetta sarà esteso a tutte le Camere di commercio della Penisola


CALTANISSETTA. Sarà esteso a tutte le Camere di commercio italiane, il primo protocollo contro la criminalità e per la legalità nato a Caltanissetta e sottoscritto a marzo anche dalle Camere di Reggio Emilia.
E' stato deciso stamani a Caltanissetta dove il presidente della Camera di commercio, Antonello Montante, ha convocato un vertice che ospitato il collega di Reggio Emilia, Enrico Bini, il quale presenterà la bozza del patto per la legalità allargato a tutta l'Italia in occasione di un incontro organizzato da Unioncamere a Positano. Il progetto nasce dall'allarme lanciato dalla Camera di Commercio di Caltanissetta e Bini è stato tra i primi a denunciare il crescente fenomeno dell'infiltrazione mafiosa nelle imprese del Nord d'Italia. Peraltro nei mesi scorsi, ha istituito un tavolo tecnico a Reggio Emilia con la creazione di un database per monitorare le imprese del territorio e scoraggiare la criminalità. Lo stesso Bini, dopo l'avvio del patto per la legalità, ha subito intimidazioni da parte della ndrangheta calabrese. Il Patto per la legalità prevede anche la sinergia con le istituzioni preposte all'ordine pubblico e la sicurezza, inoltre garantisce un fondo di primo intervento nei confronti delle imprese colpite dal fenomeno estorsivo ma solo se denunciano gli autori.
"La criminalità mira a tenere le imprese nel bisogno e noi abbiamo detto basta a questo sistema - spiega Antonello Montante - le mafie si sono spostate anche a Nord, soprattutto nel territorio di Reggio Emilia, un po' meno nel Veneto. Ma c'é il rischio che tra 10 anni a Reggio Emilia o a Ravenna si radichi il fenomeno come da noi e forse peggio".

Nessun commento:

Posta un commento