martedì 1 febbraio 2011

Condannati Messina Denaro e Grigoli

Al capomafia latitante 27 anni, dodici al "re dei supermercati"


MARSALA. Il tribunale di Marsala ha condannato a 27 anni e un mese di carcere il boss latitante Matteo Messina Denaro e a 12 anni l'imprenditore Giuseppe Grigoli, ex gestore dei punti vendita Despar nella Sicilia occidentale.

Entrambi sono accusati di associazione mafiosa. Ritenuta la continuazione con una precedente condanna inflitta al capomafia e passata in giudicato, i giudici hanno per lui rideterminato la pena da scontare in complessivi 30 anni di reclusione. Grigoli, secondo l'accusa, avrebbe accumulato un patrimonio di centinaia di milioni di euro, investendo nei supermercati il denaro delle cosche trapanesi e, in particolare, del padrino di Castelvetrano, suo compaesano, e socio occulto.

I giudici hanno, disposto inoltre la confisca di beni per oltre 250 milioni di euro intestati all'imprenditore, ai suoi familiari e a prestanomi, già oggetto di sequestro penale. Sul patrimonio milionario dell'imputato grava inoltre un procedimento di prevenzione nato da un altro maxi sequestro di beni del valore di oltre 500 milioni di euro. I pm della Dda di Palermo avevano chiesto la condanna dell'imprenditore a 15 anni di carcere, mentre per Messina Denaro erano stati chiesti 8 anni in continuazione con una precedente condanna. Grigoli è stato arrestato a dicembre 2007.

All'associazione antiracket di Trapani, costituita parte civile, il tribunale ha liquidato 50 mila euro a titolo di risarcimento del danno. L'inchiesta che ha portato al processo venne condotta dal pm della dda di Palermo Roberto Piscitello. A sostenere l'accusa in giudizio sono stati i pm Carlo Marzella e Sara Micucci.

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