venerdì 11 febbraio 2011

Crotone, in manette 28 persone preparavano un attentato al pm Bruni

Gli aresti di oggi della polizia rappresentano il prosieguo dell'operazione Hydra. Gli arrestati stavano preparando un attentato al pm Bruni
 
11/02/2011 Operazione della polizia di Crotone, questa mattina, nei confronti della consorteria mafiosa dei Vrenna – Ciampà- Bonaventura, egemone sul territorio Crotonese. Le accuse nei confronti dei destinatari dei 28 provvedimenti cautelari è di associazione di tipo mafioso, detenzione di armi, estorsione, atti intimidatori e danneggiamenti nei confronti di imprenditori e familiari di collaboratori di giustizia, nonchè traffico di stupefacenti.


I provvedimenti cautelari vengono eseguiti gli uomini del Servizio Centrale Operativo (SCO), delle Squadre Mobili di Crotone, Cosenza e Cuneo con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine Calabria e del Reparto Volo di Reggio Calabria. L’operazione odierna ha consentito di disarticolare il potente cartello criminale dominante nella città di Crotone, con l’arresto delle nuove leve della cosca che gestivano tutte le attività illecite poste in essere nella città, stante l’attuale detenzione dei capi società.

Dalle indagini è emerso che le famiglie storiche di Crotone dei Vrenna- Ciampà-Bonaventura, dopo i numerosi arresti subiti con le operazioni «Eracles» e «Perseus», hanno deciso di costituire un nuovo cartello criminale, formato dagli uomini più fidati e fedeli, investendo Antonio Gaetano Vrenna della direzione della nuova associazione malavitosa. E'stato anche dimostrato come l'associazione a delinquere abbia basato la fonte dei propri guadagni illeciti prevalentemente sul traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, come cocaina, reperiti attraverso canali preferenziali nella provincia di Reggio Calabria.

L'ATTENTATO AL PM PIERPAOLO BRUNI

Tra gli arrestati anche alcune persone che stavano progettando un attentato ai danni del pm della Dda di Catanzaro, Pierpaolo Bruni (nella foto). Il progetto di attentato è emerso nel corso dell’inchiesta, denominata Hydra, che già il 21 gennaio scorso portò a 12 fermi. Dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Crotone è emerso che affiliati alla cosca Vrenna-Ciampà-Bonaventura hanno pedinato in più occasioni il magistrato nonostante fosse protetto dalla scorta.

Agli atti dell’inchiesta c'è anche una frase, emersa dalle intercettazioni, detta da uno degli arrestati poco prima del Natale dello scorso anno: «Adesso facciamo un bel regalo a Pino». Pino è Giuseppe Vrenna, boss della cosca, che proprio in quel periodo ha iniziato a collaborare con la giustizia facendo le prime rivelazioni al pm Bruni. Secondo gli investigatori il «regalo» sarebbe consistito nell’attentato al magistrato.

Nessun commento:

Posta un commento