Esclusivo: rivelazione shock di un pregiudicato «De Grazia sostenuto dalle cosche»
Il giudice promotore della legge Lazzati avrebbe chiesto aiuto ai clan lametini quando si candidò. Rilevazione shock di un pregiudicato di Lamezia che svela un episodio del 1993
09/02/2011 Una dichiarazione shock: «Il giudice De Grazia quando nel 1994 si candidò alla Camera dei deputati fu sostenuto da numerosi esponenti delle cosche lametine, alcuni dei quali deceduti nella guerra di mafia». Così Giovanni Governa, pregiudicato lametino (è stato pure consigliere comunale Socialista nel disciolto consiglio per infiltrazioni mafiose nel 1991) che ha racconta al Quotidiano come e perché conobbe il magistrato lametino, "padre" della legge "Lazzati" (approvata dal Parlamento a ottobre scorso e già in vigore) della quale si è discusso qualche giorno fa a Torino e Milano. E che per 17 anni il giudice di Cassazione (ora in pensione) Romano De Grazia, ha portato all'attenzione di prestigiosi giuristi e numerosi parlamentari (ultima Angela Napoli, relatrice della legge) di tutta la Penisola. Una legge che vieta la propaganda elettorale ai sorvegliati speciali. E che punisce anche i candidati che accettano il sostegno delle 'ndrine. «Per recidere il legame fra mafia e politica» ha sempre detto il giudice De Grazia, fondatore del centro studi Lazzati nonché promotore instancabile della legge che dovrebbe rompere il legame fra mafia e politica nelle campagne elettorali
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