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sabato 26 febbraio 2011
Sequestrata, violentata e ignara protagonista di un home video porno
BRINDISI . Dopo essere stata protagonista a sua insaputa di un video porno, e' stata sequestrata e violentata dall' uomo che aveva promesso di aiutarla a recuperare il filmato messo in vendita dal suo ex fidanzato. E la brutta avventura capitata a una studentessa (della quale non e' stato reso noto il nome) a San Pancrazio Salentino, nell' entroterra brindisino. Entrambi gli uomini sono stati arrestati e accusati di sequestro di persona, estorsione, violenza carnale, produzione e commercializzazione abusiva di immagini pornografiche. Si tratta dell' ex fidanzato della giovane, Antonio Ciurlia, 25 anni, parrucchiere, e di Amleto Lezzi, 49 anni, pregiudicato, senza lavoro. Entrambi sono sposati. Nella casa di Ciurlia i carabinieri hanno recuperato le videocassette e munizioni per pistola detenute illegalmente. La ragazza si e' lasciata ingannare per amore e per ingenuita' . L' anno scorso, attraverso un amico (e' stato denunciato), conobbe Antonio Ciurlia e se ne innamoro' . Il parrucchiere finse di corrispondere e, dopo averla corteggiata per qualche tempo, la invito' in casa sua. In una villetta sul mare, Ciurlia aveva preparato un "nido d' amore" attrezzato persino con uno specchio segreto per consentire a complici non ancora identificato di filmare gli incontri amorosi. L' ambiente veniva appositamente arricchito con articoli da porno shop. La relazione risale ad alcuni mesi fa: nel frattempo, dopo diversi incontri durante i quali la ragazza aveva continuato a non avere sospetti, e' pero' finita. Sono invece rimasti in commercio gli home video prodotti da Ciurlia. Alla fine, anche la studentessa ha saputo dell' esistenza della pornocassetta di cui si e' ritrovata protagonista: veniva venduta a 100 150 mila lire. La storia d' amore ormai finita si e' cosi' trasformata in un incubo per la studentessa che ha cercato di recuperare le videocassette con ogni mezzo. Attraverso l' amico che a suo tempo l' aveva presentata a Ciurlia, la giovane era cosi' entrata in contatto con Amleto Lezzi, che le aveva promesso aiuto. Con questo pretesto l' uomo l' aveva invitata a casa sua, l' aveva sequestrata, costretta ad avere rapporti con lui e infine minacciata: se avesse raccontato la violenza subito, la studentessa sarebbe stata costretta a prostituirsi. Nel frattempo, fortunatamente, le indagini avviate dai carabinieri avevano permesso di identificare la ragazza attraverso le immagini girate a sua insaputa. La giovane, cosi' rintracciata, ha quindi denunciato l' accaduto, e consentito il seguito dell' inchiesta e i due arresti.
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