La Procura di Bari ha inoltre disposto il sequestro preventivo d’urgenza di 783,499,84 euro, che la Asl di Bari avrebbe dovuto pagare ad fornitore (che risulta indagato). Sono stati sequestrati anche cinque computer nella disponibilità di Caiati.
Sui beni sequestrati la Procura intende sperimentare la possibilità che gli stessi siano messi immediatamente a disposizione dell’attività giudiziaria. Questa possibilità - secondo la Procura – è prevista dall’applicazione del 'Pacchetto sicurezzà che stabilisce che gli uffici giudiziari possano utilizzare 'Beni mobili anche registratì.
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