BOLOGNA - Nuovo colpo, dopo quello di ieri a Modena, alle diramazioni della camorra che agiscono fuori dalla Campania. I carabinieri infatti stanno eseguendo un decreto di fermo nei confronti di 10 persone indiziate di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Il provvedimento, nei confronti del gruppo criminale collegato alla camorra napoletana e attivo sulla riviera romagnola, è stato firmato dalla procura distrettuale antimafia di Bologna.
La gang è accusata di avere compiuto estorsioni e fatto prestiti a tassi usurari ai danni di numerosi imprenditori locali: i decreti di fermo si sarebbero resi necessari proprio per lo stato di pericolo in cui si sarebbero venute a trovare alcune delle vittime per il loro rifiuto a sottostare alle richieste estorsive.
Nei loro confronti sarebbero state infatti pianificate violente ritorsioni.
Questi i nomi delle 10 persone sottoposte a fermo per estorsione aggravata dal metodo mafioso nell'operazione 'Vulcanò del Ros dei Carabinieri e della Dda di Bologna. Sono: Gennaro Esposito, 38 anni, di Pomigliano d'Arco (Napoli), residente a Brusciano (Napoli); Giovanni Formicola, 60, di Portici (Napoli), residente ad Acerra (Napoli); Ernesto Luciano, 49, di Acerra (Napoli); Luigi Luciano, 39, di Napoli, residente a Rimini; Pasquale Maisto, 37, di Caserta, residente a Villa Literno (Caserta); Giuseppe Mariniello, 46, di Acerra (Napoli); Bruno Platone, 45, di Cattolica (Rimini); Sergio Romano, 46, di Napoli; Francesco Vallefuoco, 44, di Brusciano (Napoli), domiciliato a Rimini-Rivabella; Massimo Venosa, 36, di Caserta, residente a Montevarchi (Arezzo).
Nessun commento:
Posta un commento