(Adnkronos) - "Nella serata di giovedì Roberto Benigni ci sarà. Abbiamo ricevuto questa mattina molto presto un regalo bellissimo: Roberto verrà sul palco dell'Ariston e farà una cosa molto particolare, racconterà l'esegesi dell'Inno di Mameli, del Canto degli Italiani". Lo ha annunciato Gianni Morandi durante la diretta del Question Time su Raiuno.
Anche il direttore di Raiuno Mauro Mazza non solo non si è detto preoccupato ma ha sottolineato di essere "felice e orgoglioso" per la presenza di Benigni. "Mi aspetto un Benigni da Oscar", ha sottolineato. "Sono molto contento - ha aggiunto Mazza - perché abbiamo voluto fortemente che Benigni venisse al festival e mi sento molto orgoglioso perché ha scelto di venire in una serata particolare, quella che celebrerà i 150 anni dell'Unità d'Italia". A chi gli chiedeva se si aspetti dall'attore e regista premio Oscar delle digressioni sull'attualità politica, Mazza ha risposto: "Sono certo e convinto che il suo intervento darà ulteriore lustro a questo evento che lo stesso Morandi ha definito sobrio e solenne".
Questa volta Roberto Benigni non regalerà la sua performance alla Rai: per salire sul palco dell'Ariston a spiegare alla sua maniera pirotecnica come è nato l'Inno di Mameli prenderà - a quanto apprende l'ADNKRONOS - il suo cachet abituale per una prima serata tv, oltre 200.000 euro. "Ma senza maggiorazioni sanremesi che tante star chiedono per partecipare all'evento televisivo più seguito dell'anno", fanno notare fonti ben informate del Teatro Ariston. Il contratto è ancora alla firma ma dopo l'annuncio in diretta tv su Raiuno difficile ipotizzare un ripensamento.
La partecipazione di Benigni alla serata che celebrerà i 150 anni dell'Unità d'Italia nel festival in onda su Raiuno segna anche una sorta di ricucitura con la Rai dopo le tante polemiche che avevano preceduto e seguito la sua apparizione, rivelatasi poi trionfale, al programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano 'Vieni via con me' su Raitre. In quell'occasione Benigni aveva a lungo scherzato sul premier Silvio Berlusconi e sulla vicenda Ruby, non ancora esplosa in tutta la sua virulenza.
Ma parlando proprio della scelta di andare da Fazio e Saviano gratis dopo un'offerta che era stata definita volutamente provocatoria (si era parlato di 25.000 euro), Benigni non aveva risparmiato nemmeno il direttore generale della Rai, Mauro Masi: "sono d'accordo a venir gratis, la Rai ha bisogno di soldi. E sono contento che anche Masi non prenda lo stipendio quest'anno! Però Masi non fare scherzi: non mi far venire a sapere che non paghi gli ospiti e poi ti prendi lo stipendio, eh?!". Poi aveva scherzato: "A un semaforo quando ho abbassato il vetro un polacco mi ha riconosciuto e mi ha dato un euro..". Questa volta non ci sarà bisogno di abbassare il vetro.
Ma la Lega grida allo scandalo per il cachet del comico toscano. ''Il patriota Benigni con la sua morale di 30 minuti prende il 60 per cento in più dell'indennità di carica di un anno di un parlamentare italiano - sottolinea il senatore della Lega Nord, Cesarino Monti -. Dove sono i moralisti? Dove sono quelli che pagano il canone? Dove sono i ricercatori, i cassintegrati, i precari e coloro che vivono con 1.200 euro al mese? Anche nel grande contenitore di precari come la Rai, questo rientra nell' amor patrio''.
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