MONOPOLI (BARI) – Un furgone portavalori è stato assaltato stamattina alla periferia di Monopoli da un commando composto da numerosi malfattori, i quali lo hanno bloccato dopo aver posto sulla strada di traverso due autotreni. I rapinatori, secondo le prime informazioni, hanno costretto i vigilanti a scendere dall’automezzo e hanno colpito uno di loro alla testa con il calcio di una pistola.
Sono fuggiti dopo aver aperto le casseforti con la fiamma ossidrica ed essersi impossessati del denaro contenuto. L'episodio, sul quale indagano i carabinieri, è avvenuto tra l'uscita Nord della tangenziale e via Roma, all’altezza del cavalcavia del centro turistico cala Corvino.
Dai primi sopralluoghi, la stima della rapina sarebbe di un bottino piuttosto ingente. I valori mancanti ammonterebbero a circa un milione e mezzo di euro, suddiviso in sette sacchi. Il commando era composto da otto persone. Quattro dei malfattori erano a bordo di una vecchia Opel Astra, gli altri erano sui due autotreni con i quali hanno speronato il furgone blindato e impedito ogni via di fuga. I tre automezzi sono risultati rubati.
Gli otto hanno puntato varie armi contro i tre vigilanti e cominciato ad aprire il blindato con la fiamma ossidrica, al che le guardie giurate hanno deciso di arrendersi scendendo dal furgone. La guardia giurata che era al volante è stato colpito alla testa con il calcio di una pistola. Impossessatisi dei soldi, i rapinatori sono fuggiti a piedi in direzione di un cavalcavia dove si presume che ad attenderli ci fossero altri complici. Ricerche sono in corso nella zona da parte dei carabinieri anche con l’ausilio di un elicottero.
Sempre dai primi accertamenti sembra che sia stata la minaccia dell’esplosione di un ordigno, che è stato loro mostrato, se non fossero subito scesi dal furgone blindato, a spingere i tre vigilanti ad arrendersi ai rapinatori stamani a Monopoli. La ricostruzione fatta dai carabinieri sulla base delle testimonianze delle tre guardie giurate, viene comunque approfondita per eliminare ogni zona d’ombra. Il bottino della rapina, circa un milione e mezzo di euro, era destinato ad uffici postali di Monopoli e di Locorotondo, per il pagamento delle pensioni, e ad alcune banche della provincia di Taranto.
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