domenica 7 novembre 2010

L'ex pugile Galvano arrestato per usura‎

Picchiava senza pietà chi non pagava


ROMA (6 novembre) - Aveva appeso al chiodo i guantoni per vestire i panni del «cravattaro». Dopo aver lasciato il ring da campione del mondo dei pesi super medi Wbc , il pugile Mauro Galvano ha cominciato a prendere a pugni le vittime cadute nella trappola della banda di usurai, di cui lui era il braccio violento e perno centrale. Il boxeur è stato arrestato dai carabinieri.


Domiciliari per gli altri quattro della banda. In manette anche un carabiniere del gruppo di Fiumicino, Giovanni Morelli, amico di Galvano e appassionato di boxe, il quale è accusato di aver rivelato al pugile segreti d'ufficio relativi ad alcune indagini non collegate all'operazione antiusura. In tutto sono 32 le persone denunciate perchè coinvolte nelle attività illecite.

Galvano, che a 46 anni viveva a Fiumicino con la sua compagna e gestiva diverse palestre sul litorale Romano, compiva vere e proprie spedizioni punitive aggredendo le vittime che non pagavano, sfasciando i negozi dei commercianti debitori nelle zone di Roma, Ostia, Acilia, Fiumicino e Pomezia. Gli altri componenti della banda sono Augusto Mascetti, 60 anni, di Fiumicino, finanziatore; Luca Giuroli; Bogdan Neavu, romeno di 26 anni che prendeva parte alle spedizioni punitive con Galvano; Fabrizio Fantini, intermediatore finanziario di Acilia, 50 anni, che riciclava denaro anche intestando versamenti ad alcuni prestanome.

Negli ultimi tempi anche Galvano era tra i finanziatori. Le vittime erano commercianti e imprenditori, che pagavano interessi fino al 70%. Le indagini dei carabinieri di Ostia sono partite da una denuncia del 2007 di un commerciante di Acilia, vittima degli strozzini, che inizialmente aveva chiesto un prestito di 4.000 euro.

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