giovedì 30 giugno 2011

Ergastolo a Londra per Danilo Restivo Il giudice: ha ucciso anche Elisa Claps

L'italiano colpevole per la morte di Heather Barnett
trucidata a colpi di martello "Un killer freddo e depravato"
LONDRA
Danilo Restivo è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio Barnett. È un «assassino freddo, depravato e calcolatore», che ha «ucciso Heather come ha fatto con Elisa». È per questo che, secondo la corte di Winchester, l’uomo condannato per l’omicidio di Heather Barnett e incriminato in Italia per quello di Elisa Claps merita di stare in carcere per tutta la vita. «Non uscirai mai dal carcere», gli ha detto il giudice, che ha giudicato «inappropriata» una pena di 30 anni, poichè «in questo caso non esistono attenuanti. Il punto di partenza è la carcerazione a vita».

Danilo Restivo sapeva che «i figli di Heather sarebbero rimasti devastati dalle sue azioni depravate». «Ha sistemato il corpo di Heather come fece con quello di Elisa. Le ha tagliato i capelli, proprio come Elisa», ha spiegato il giudice, precisando che «senza dubbio» parte del movente dell’omicidio fosse di natura sessuale.

Ieri intanto il gup di Salerno, Elisabetta Boccassini, ha accolto l’istanza del legale di Danilo Restivo, Mario Marinelli, e ha disposto il rito abbreviato per l’omicidio di Elisa Claps. L’udienza è stata fissata per l’8-10 novembre prossimi. «È stata una scelta strategica - spiega l’avvocato Marinelli al termine dell’udienza preliminare - è insita nella richiesta una serie di benefici per discutere in poche udienze e chiudere il processo». In queste ore in Inghilterra Danilo Restivo è in attesa della sentenza per il processo in ordine all’omicidio di Haether Barnett, la sarta vicina di casa che Restivo avrebbe ucciso con modalità analoghe al delitto Claps. Rispeetto al procedimento, la difesa attende «una sentenza giusta, di assoluzione».

Soddisfatti i familiari di Elisa, al termine dell’udienza di fronte al gup del tribunale di Salerno. «Era quello che ci aspettavamo - dice il fratello della studentessa, Gildo Claps - non abbiamo dubbi sulla colpevolezza di Danilo, come non li abbiamo mai avuti. Il rito abbreviato ci risparmierà lo strazio di un processo lunghissimo e ci consentirà di chiudere un capitolo che ha devastato la nostra famiglia».

Chiusa quindi la fase preliminare del procedimento che, dal giorno del ritrovamento dei resti di Elisa Claps, il 17 marzo 2010, nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza, l’inchiesta che è andata avanti con perizie medico legali discusse in sede di incidente probatorio con lunghissime udienze ed ora, dopo la decisione dei giudici di Londra, aspetta l’appuntamento dell’8 di novembre a Salerno.

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