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lunedì 20 giugno 2011
Pm: Cosima e Sabrina vanno arrestate pure per sequestro Sarah
TARANTO - La Procura di Taranto torna a chiedere che si contesti l’accusa di sequestro di persona a Sabrina Misseri e Cosima Serrano. Domani, martedì 21 giugno il tribunale in composizione collegiale, dovrà esprimersi sull’appello presentato dalla Procura contro l’ordinanza del gip Martino Rosati del 26 maggio scorso, perchè a Cosima Serrano e alla figlia Sabrina Misseri venga contestato anche il reato di sequestro di persona, che pure era stato chiesto nella richiesta di arresto, e che invece il gip nell’ordinanza aveva rigettato, accogliendo solo le accuse di omicidio e soppressione di cadavere. Il procuratore aggiunto Pietro Argentino con il sostituto Mariano Buccoliero, impugnato il provvedimento del 26 maggio, sono tornati a chiedere che alle due indagate venga applicata la misura cautelare anche per il sequestro di persona. L’ipotesi di reato era contenuta nella richiesta di arresto di madre e figlia. Una richiesta, quella della Procura, che parte dal racconto del fioraio di Avetrana Giovanni Buccolieri che, com’è noto, ha raccontato e poi ritrattato (spiegando che era un sogno), di aver visto la Serrano, il 26 agosto ad Avetrana, costringere in strada Sarah a salire a bordo della sua auto, dove ci sarebbe stata anche Sabrina. La Procura, nel ricorso in Appello, spiega in sostanza che «per il gip la contestazione di sequestro di persona si fonderebbe quasi esclusivamente sulle dichiarazioni di Giovanni Buccolieri che, dopo aver narrato con straordinaria dovizia di particolari l’episodio, avrebbe adombrato l’ipotesi che lo stesso poteva essere frutto di un sogno».
«L’assunto - secondo la Procura -, non appare condivisibile alla luce del contenuto delle dichiarazioni. In verità - scrive l’accusa -, Buccolieri ha chiaramente riferito di aver assistito ad accadimenti reali e alla moglie, forse per tranquillizzarla, avrebbe detto che non era certo se i fatti raccontati fossero il ricordo di un sogno oppure la realtà» «Anche in sede di confronto, avvenuto il 9 aprile tra Buccolieri e la moglie, circa il fatto se l’uomo avesse o meno invitato una sua dipendente dell’epoca, Vanessa Cerra, a mantenere il silenzio su quanto le aveva raccontato, il fioraio confermava la veridicità del suo racconto spiegando: «non potevo escludere che quanto riferito da mia moglie corrisponda al vero (ovvero che in occasione delle rivelazioni raccomandava alla sua commessa di non rivelare nulla perché non era sicuro se si trattava della realtà o di un sogno)».
«In precedenza - prosegue la Procura -, anche la moglie del fioraio aveva dichiarato di aver ascoltato, insieme con la dipendente del marito, le rivelazioni di Buccolieri, descrivendone anche le condizioni psico-fisiche durante il racconto (era agitato e gli veniva la pelle d’oca) e affermando che il marito non le aveva mai raccontato di nessun sogno e non le aveva mai mentito».
Secondo la Procura, «solo a distanza di due giorni, l’undici aprile, Buccolieri sposa falsamente l’ipotesi del sogno». Ma il nodo del sogno potrà essere sciolto già in settimana quando gli inquirenti si recheranno in Germania, in una località vicino a Colonia, per ascoltare la Cerra. La donna, che come si diceva è ex commessa di Giovanni Buccolieri, è una delle tre persone (le altre due sono la moglie e un amico del fioraio) alle quali Buccolieri ha raccontato quell’episodio. La ragazza ora lavora in Germania e nei giorni scorsi è arrivata, dalla magistratura tedesca, l’autorizzazione ad ascoltarla. La Procura di Taranto ha inviato da tempo ai magistrati tedeschi l’elenco delle domande da porre alla giovane; sarà infatti il magistrato di quel Paese, secondo le norme contenute in un accordo tra Italia e Germania, a interrogare Vanessa Cerra. All’audizione parteciperanno ovviamente gli inquirenti di Taranto. Ma i confronti incrociati sulla testimonianza del fioraio non sono l’unico asso nella manica della Procura. I pm, nell’appello con cui chiedono al Tribunale anche la misura cautelare per Cosima e Sabrina per il reato di sequestro di persona, riportano altri elementi ritenuti importanti. Come ad esempio, il raffronto tra le dichiarazioni di Buccolieri e quelle della sorellina di Mariangela Spagnoletti. Buccolieri spiegò che, «in occasione dell’avvistamento di Sarah e Cosima Serrano, all’interno dell’auto di quest’ultima, c’era una donna di robusta costituzione che si abbassava mente lui transitava con il suo furgone, di cui notava i capelli scuri legati e raccolti all’indietro». È lo stesso particolare che sarà riferito ai pm dalla piccola Spagnoletti, quando insieme alla sorella giunge il pomeriggio del 26 agosto nei pressi di casa Misseri per prendere Sarah e Sabrina e andare al mare. «I capelli di Sabrina era raccolti all’indietro con un elastico».
MARISTELLA MASSARI
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