In aula l'indagato per occultamento di cadavere, calunnia e autocalunnia in un secondo filone dell'inchiesta sulla bambina scomparsa da Mazara nel settembre 2004
MARSALA. "Dopo essere stata rapita, e prima di essere trasferita a Palermo, la bambina fu portata al ristorante Lo Squalo di Mazara. Me lo disse la mia ex moglie, Rosalba Pulizzi". Lo ha dichiarato, rispondendo all'avvocato di parte civile Luisa Calamia, il pluriomicida Giuseppe D'Assaro, ascoltato, davanti al Tribunale di Marsala, nel processo per il sequestro della piccola Denise Pipitone, la bambina rapita a Mazara del Vallo (Tp) l'1 settembre 2004, quando aveva poco meno di quattro anni.
Nel processo gli imputati sono Jessica Pulizzi, 24 anni, sorella (per parte di padre) della bambina rapita, accusata di concorso in sequestro di minorenne, e il suo ex fidanzato Gaspare Ghaleb, 26 anni, italo-tunisino, che deve difendersi dall'accusa di false dichiarazioni al pubblico ministero. Nel ristorante, che secondo quanto raccontato da D'Assaro era di proprietà di una zia della sua ex moglie, e quindi parente anche di Jessica Pulizzi, la bambina sarebbe stata nascosta fino a tarda notte. Il ristorante cessò l'attività nel 2008.
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