FROSINONE
Colpo di scena nell’indagine per l’omicidio di Serena Mollicone, la ragazzina di Arce (Frosinone) scomparsa il primo giugno 2001 e ritrovata uccisa due giorni dopo in un boschetto di Anitrella. Cinque persone sono iscritte nel registro degli indagati, tra cui l’ex fidanzato di Serena, Michele Fioretti e la madre Rosina Partigianoni. I due, insieme all’ex maresciallo dei Carabinieri, Franco Mottola, al figlio Marco e a un altro carabiniere, Francesco Suprano, si sono visti notificare un avviso di garanzia per i reati di omicidio volontario e occultamento di cadavere.Tutti e cinque gli indagati saranno sottoposti al test del Dna. Dopo 10 anni senza soluzione, dunque, il giallo di Arce arriva forse vicino ad una svolta. La procura di Cassino non ha mai smesso di indagare e nelle ultime settimane c’è stata un’accelerata alle indagini . Per la Procura della Repubblica di Cassino e nella fattispecie per il procuratore capo Mario Mercone, titolare dell’indagine, i cinque indagati non in concorso tra loro avrebbero potuto causare la morte della 18enne di Arce.
In particolar modo nell’avviso di conclusione indagine la Procura così spiega: «Gli indagati Marco Mottola, Franco Mottola e in alternativa con Francesco Suprano, potrebbero rispondere dell’accusa di omicidio volontario e di occultamento di cadavere oppure in alternativa con Michele Fioretti e Rosina Partigianoni oppure in concorso con ignoti».
L’avviso di garanzia servirà a far sottoporre i cinque indagati all’incidente probatorio con la perizia specialistica del medico legale di natura genetica per l’accertamento dei profili genetici ricavabili dagli indumenti indossati da Serena Mollicone. Questo ai fini della comparazione tra i profili genetici eventualmente ora individuati e quelli appartenenti agli indagati nonchè con i profili genetici appartenenti al brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, Santino Tuzzi, morto suicida nell’aprile del 2008. Gli accertamenti saranno utili a stabilire se Serena Mollicone il giorno della sua scomparsa si sia recata o meno presso la stazione dei Carabinieri di Arce.
È al settimo cielo Guglielmo Mollicone, il papà di Serena. Il maestro, padre della 18enne uccisa ad Arce nel 2001. Ha saputo dell’iscrizione nel registro degli indagati delle cinque persone dal proprio avvocato Dario De Santis che, come parte lesa, ha ricevuto l’avviso di conclusione dell’inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Cassino. «La mia tenacia e la mia caparbietà sono state ripagate da un’indagine precisa, meticolosa, capillare che inizia a dare i frutti sperati. I Carabinieri del colonnello Menga e il procuratore Mercone hanno ascoltato le mie preghiere, la mia incitazione a trovare chi, senza un motivo, ha ucciso la mia bambina».
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