BENEVENTO - Per due mesi ha vessato la sua ex fidanzata costringendola ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà e minacciandola anche di pubblicare fotografie compromettenti sulla rete.
Con queste accuse uno studente diciassettenne della Valle Telesina è stato denunciato ed arrestato dai carabinieri con l'accusa di violenza sessuale e stalking.
Quando la storia è finita, la ragazza è precipitata in una spirale di violenze, minacce e vessazioni, che le hanno reso la vita un inferno, portandola a temere per la sua vita e per quella dei propri familiari.
Il giovane, infatti, subito dopo la separazione, aveva nuovamente avvicinato la vittima chiedendole di riallacciare il rapporto e promettendo di cambiare. La ragazza aveva acconsentito, non sapendo che, di lì a poco, il ragazzo avrebbe avviato nei suoi confronti una serie di vessazioni. Minacciandola di pubblicare su internet, complete di generalità e numero di cellulare, alcune fotografie compromettenti scattate all'insaputa della vittima, il ragazzo obbligava la studentessa ad incontrarlo, ad effettuare con lui telefonate lunghissime e a spedirgli almeno cento sms al giorno.
Oltre al ricatto delle fotografie, il diciassettenne ha minacciato ripetutamente di morte la vittima ed i suoi familiari ponendo la ragazza in un totale stato di assoggettamento psicologico, al punto tale che, in più occasioni, era stata costretta ad avere con lui rapporti sessuali contro la sua volontà.
Sul cellulare della ragazza, inoltre, i carabinieri hanno constatato la presenza di messaggi violenti provenienti dal cellulare del ragazzo.
All'ennesima richiesta di un incontro, questa volta, però, si sono presentati i carabinieri di Pietrelcina che, dopo aver identificato il giovane, hanno proceduto a raccogliere elementi di prova sul suo cellulare e sul suo computer, riscontrando quanto denunciato dalla vittima.
Sul cellulare del ragazzo sono state trovate le foto del ricatto, mentre sul pc era già pronto il file con immagini e numero di cellulare per la diffusione in rete e per la stampa di manifestini che, tra le altre cose, il ragazzo aveva minacciato di distribuire ed affiggere nel paese della vittima.
Di qui l'intervento dei militari che hanno proceduto al fermo di polizia giudiziaria del giovane il quale è stato trasferito presso il centro per minori dei 'Colli Aminei' di Napoli.
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