Dalle indagini partite nell’agosto del 2010, è emerso uno scenario che coinvolge ragazze minorenni italiane avviate alla prostituzione fin dall’età di dodici anni
I carabinieri hanno arrestato sedici persone nell’ambito di una vasta operazione denominata Flesh Market compiuta in provincia di Cosenza. L’accusa è di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile. I provvedimenti, eseguiti a Corigliano Calabro, Cassano Ionio, Rende e Rossano sono stati emessi dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Emanuela Costa.
Dalle indagini scattate nell’agosto del 2010, è emerso uno scenario che coinvolge ragazze minorenni italiane avviate alla prostituzione fin dall’età di dodici anni, offerte ad insospettabili e facoltosi clienti. L'operazione rappresenta il seguito di quella che, nello scorso mese di marzo, denominata come quella odierna, Flesh Market (Mercato della carne) si era concretizzata con l’arresto di altre otto persone. La situazione di particolare indigenza delle vittime e delle loro famiglie avrebbe facilitato ad alcuni degli arrestati l'adescamento e l’avvio alla prostituzione delle minori. Due delle ragazze, tra gli arrestati, da vittime sarebbero poi diventate carnefici, avviando alla prostituzione le sorelle più piccole. Gli ultimi risvolti investigativi hanno poi consentito ai carabinieri di risalire agli abituali clienti, tra i quali ci sono persone facoltose della provincia di Cosenza.
Ad incontrare le baby prostitute sarebbero stati soprattutto commercianti ed imprenditori che pagavano somme più alte in caso di incontri con ragazze che non avevano mai avuto esperienze sessuali. Nell’ambito della stessa operazione è stato accertato che uno degli arrestati avrebbe procurato su richiesta ad una vasta clientela prostitute anche non minorenni e in occasione di uno degli appuntamenti organizzati, insieme ad un terzo soggetto, avrebbe sequestrato e violentato una delle vittime.
TRA GLI ARRESTATI, L'EX VICESINDACO DI CORIGLIANO
Italo Le Pera, 56 anni, ex vicesindaco di Corigliano Calabro e responsabile amministrativo dell’Azienda sanitaria provinciale è tra gli arrestati di questa mattina ed è accusato, nella fattispecie, di aver «compiuto atti sessuali a pagamento con adolescente minore di anni 16».
Sono in tutto 16 gli arrestati, alcuni già detenuti. Tra questi, i due presunti organizzatori del traffico di minori, i pregiudicati Giuseppe Russo, 68 anni, e Pietro Berardi, 47 anni. Poi ci sono una serie di facoltosi imprenditori: Vincenzo Novelli, 61 anni, di Cassano Ionio, Vittorio Carcione, 47 anni, medico, di Corigliano, Antonio Coschignano, 68 anni, di Acri, Cosimo La Grotta, 65 anni, di Corigliano, Saverio La Camera, 55 anni, di Cassano Ionio, Giuseppe La Pietra, 34 anni, di Mirto Crosia. Ci sono poi operai e braccianti: Maurizio Franco Magno, 43 anni, Gianfranco Curcio, 35 anni, Giuseppe Brina, 58 anni, Santo Bagnato, 70 anni, Pasqualino Foglia, 59 anni, Damiano Collefiorito, 51 anni. Infine una donna, di cui non è stato reso noto il nome, accusata di aver spinto la sorella minore a prostituirsi. In conferenza stampa, è stato precisato che a marzo si è agito per interrompere «il turpe traffico di carne umana» e salvaguardare le due minori, oggi di 15 e 13 anni, che per molto tempo sono state costrette a prostituirsi, «spesso in una stanza attigua alla cucina, dove c'erano i familiari che conversavano tranquillamente», ha detto il procuratore capo della Dirzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo. Oggi quello che si considera l’epilogo della vicenda, con l’arresto dei clienti identificati.
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