Ancora un volta soggetti calabresi finiscono al centro di vicende giudiziarie in Liguria. Lo scenario è sempre quello del ponente ligure, tra i comuni di Imperia e Ventimiglia
Maxi blitz ieri mattina alle prime luci dell’alba, dei Carabinieri di Imperia, coadiuvati dai militari di Ventimiglia, che hanno eseguito 11 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, tutte originarie della Piana di Gioia Tauro, accusate, a vario titolo dei reati di estorsione, usura e traffico di sostanze stupefacenti. L’indagine, per la quale sono indagate altre 22 persone, ha avuto inizio tra il 2009 e il 2010, dopo la denuncia di un commerciante finito nel giro degli usurai per un prestito di cinquemila euro ad un tasso d’interesse stabilito dagli inquirenti pari al 120%.
Dopo alcune aggressioni fisiche e davanti all’impossibilità di saldare il debito nei confronti dei presunti usurai, l’uomo si è deciso a denunciare tutto ai Carabinieri che hanno potuto così avviare l’attività investigativa.
Nel corso dell’operazione, denominata “Spi.Ga”, dal cognome di due degli arrestati, i militari dell’Arma hanno ritrovato inoltre due armi con la matricola abrasa, oltre ad un discreto sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e hashish.
Le persone finite con le manette ai polsi quasi tutte di origine calabrese ma residenti a Ventimiglia, a. Questi i nomi: Rocco Asciutto, 42 anni di Taurianova, Francesco Corica, 50 anni di Varapodio, Giuseppe Gallotta, 45 anni di Santa Cristina D’Aspromonte, Giuseppe Grandi, 48 anni di Sanremo, Girolamo Magnoli, 29 anni di Gioia Tauro, Bruno Mezzatesta, 34 anni di Ventimiglia, Nicola Pecorelli, 34 anni di Ventimiglia, Filippo Spirlì, 39 anni di Taurianova, Rocco Valentini, 47 anni di Rosarno e Angela Versace, 39 anni di Taurianova. Tra i reati contestati anche quelli di violazione della sorveglianza speciale, detenzione illegale di armi e violenza.
Tra le persone arrestate anche alcune con precedenti per associazione a delinquere. Ulteriori indagini sono in corso da parte dei Carabinieri, che stanno battendo in particolar modo la pista dei possibili legami degli arrestati con le cosche della ‘ndrangheta che operano nel territorio di Ventimiglia.
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