Il membro del Pid era stato arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa il 3 novembre del 2010 nel corso delle indagini sui presunti rapporti tra Cosa Nostra, imprenditori e politici
PALERMO. E' tornato in libertà Fausto Fagone, l'ex deputato regionale del Pid, arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa il 3 novembre del 2010 nell' ambito dell'inchiesta Iblis della Procura di Catania su presunti rapporti tra Cosa nostra, imprenditori e politici.
Lo ha deciso il Tribunale del riesame che ha accolto la richiesta del legale dell'ex parlamentare, che si è dimesso dall'incarico all'Ars il 31 maggio scorso, l'avvocato Carmelo Peluso. Fagone è stato scarcerato due giorni fa, ma la notizia si è appresa soltanto oggi. Sono state due le udienze tenute davanti al Tribunale del riesame: la prima si è svolta prima della revoca delle deleghe ai sostituti titolari dell'inchiesta, e la procura era rappresentata dai pm Giuseppe Gennaro e Agata Santonocito, nella seconda l'accusa non era rappresentata.
Dalla Procura si sottolinea che la presenza dei pm è facoltativa e che la seconda udienza era soltanto formale, per il deposito da parte dell'avvocato Peluso del documento con cui l'Assemblea regionale siciliana accettava e rendeva esecutive le dimissioni di Fagone. L'esponente del Pid è accusato di avere avuto rapporti con il boss di Ramacca, Rosario Di Dio, ma lui si è sempre dichiarato estraneo alle accuse sostenendo di conoscerlo "come gestore di un'aria di servizio, dove mi rifornivo di carburante e con il quale a volte mi fermavo a parlare".
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