sabato 25 dicembre 2010

Prostituzione, le mogli fanno la spia blitz nei locali notturni a Campobasso

CAMPOBASSO (23 dicembre) - Nei locali era possibile appartarsi con le ragazze per avere approcci di tipo sessuale, contatti fisici con prestazioni a tempo in cambio di soldi che andavano versati direttamente nelle casse dei gestori dei night.


Per questo la polizia ha fatto scattare la notte scorsa l'operazione «Costa brava» che ha portato all'esecuzione di 13 misure cautelari ordinati dal gip di Larino Roberto Veneziano su richiesta del pm Luca Venturi. Nove le persone finite in carcere, due ai domiciliari, per altre due è stato deciso l'obbligo di firma. I tre locali, tutti di Termoli (Campobasso) dove è scattato il blitz, «Diavolo della notte», Dream's« e »Fashion club« sono stati messi sotto sequestro. Il blitz è stato messo a segno dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Campobasso con l'ausilio dei colleghi del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara e di poliziotti delle questure di Campobasso e di Roma. Interessati all'operazione sono i comuni di Termoli, Larino, Orta Nova (Foggia) e Roma.


L'accusa nei confronti delle persone arrestate è quella di associazione per delinquere finalizzata al reclutamento, all'organizzazione e allo sfruttamento della prostituzione con l'aggravante del numero elevato delle donne sfruttate. Le indagine sono partite nel mese di luglio, anche in seguito a segnalazioni arrivate da mogli di alcuni clienti dei locali, e hanno consentito di accertare che nei tre night, una volta ingaggiate le ragazze (lituane, rumene, finlandesi, nigeriane, ma anche italiane), queste venivano ospitate in alloggi privati, in zone ritenute sicure, anche fuori provincia, e quotidianamente venivano poi accompagnate nei locali notturni dove le giovani, oltre ad esibirsi ballando, concedevano prestazione sessuali nei »privè« o nei »separè«, spazi che prevedevano due prestazioni diverse, sempre a pagamento. Le prestazioni potevano avvenire anche fuori dai locali, in alcuni alberghi della zona. «I clienti potevano avere contatti fisici con le intrattenitrici - ha spiegato stamattina durante una conferenza stampa a Campobasso il capo della Squadra Mobile Mauro Baroni - ma non sono stati accertati rapporti sessuali completi».

Nessun commento:

Posta un commento