venerdì 31 dicembre 2010

La latitanza di Zagaria, la fuga del boss protetta da 007 deviati

NAPOLI (31 dicembre) - Qualcuno in alto, molto in alto, sta proteggendo la fuga di Michele Zagaria, il capo in libertà del clan dei Casalesi, aiutandolo ad eludere le ricerche da oltre quindici anni, avvertendolo quando la scoperta di un nuovo covo caldo è troppo vicina.


E, quasi certamente, questa persona è collegata ai servizi segreti - uno 007 o un informatore qualificato - e nello specifico, all’Aisi. Ci sarebbe proprio questo mister X dietro la fallimentare perquisizione ad Aversa, il 20 novembre scorso, quando la squadra mobile di Napoli ha smontato e fatto a pezzi il piano terra, adibito a negozio da un tale Giuseppe Inquieto.

C’è nervosismo ma anche preoccupazione negli uffici della Procura antimafia di Napoli che non hanno ancora mandato giù la perquisizione-beffa di Aversa con relativo danno da settantamila euro già reclamato dal proprietario del negozio. Un fatto che ha quasi oscurato l’entusiasmo per la cattura, avvenuta appena un paio di giorni prima, del superlatitante, Antonio Iovine. Il timore è che anche in Campania si stia ripetendo ciò che è accaduto in Sicilia per Bernardo Provenzano: che parti deviate dello Stato lo ritengano più utile da libero che da detenuto all’ergastolo.

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