Giuseppe Modesto, di Camporeale, era stato arrestato nel 1993 con l’accusa di associazione mafiosa. Era stato coinvolto nell'indagine su Cosa nostra e appalti, assieme al boss Totò Riina
PALERMO. La Cassazione ha confermato l'assoluzione, dall'accusa di associazione mafiosa, per Giuseppe Modesto, imprenditore di Camporeale (Pa) arrestato nel 1993. L'anno scorso l'imputato era stato scagionato dalla sentenza di secondo grado, in primo grado era stato condannato a sei anni.
Come scrive il Giornale di Sicilia in edicola oggi, Modesto, titolare della "Costra", azienda che gestiva una cava, era coinvolto nell'indagine su mafia e appalti, assieme al boss Totò Riina. All'imprenditore vennero sequestrati e confiscati i beni. Modesto ha così visto chiudere una lunghissima vicenda giudiziaria che lo costrinse ad un anno di custodia cautelare, ma anche ad una serie interminabile di processi, stralci, riunificazioni di procedimenti diversi.
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