venerdì 25 marzo 2011

Camorra, cinque ergastoli annullati Scarcerati 4 presunti killer scissionisti

Sentenze annullate in Appello: resta in cella solo il boss Abbinante erano accusati dello "scambio di omicidi" dopo l'agguato a Giovanni Moccia

NAPOLI - Cinque condanne all'ergastolo che erano state inflitte in primo grado nei confronti di esponenti del clan degli Scissionisti sono state annullate in appello al termine del processo per un delitto avvenuto nel 2007 in provincia di Napoli.

La sentenza è stata emessa oggi dalla seconda sezione della Corte d'Assise di Appello di Napoli (presidente Ghionni) che ha assolto Guido Abbinante, indicato come mandante, nonchè Salvatore Baldassarre, Paolo Ciprio, Giovanni Esposito e Giovanni Carriello.
È stata disposta pertanto la scarcerazione degli imputati, ad eccezione di Abbinante che resta detenuto per un altri reati.
I fatti al centro del processo si verificarono il 27 settembre 2007 quando in un agguato avvenuto a Calvizzano (Napoli) fu ucciso Giovanni Moccia e ferito Giovanni Piana.

Quest'ultimo, scampato all'agguato, poco dopo decise di collaborare con la giustizia. Il pentito spiegò che il delitto era da attribuire a uno scontro interno al clan degli Scissionisti, la cosca che si contrapponeva agli ex alleati dei Di Lauro. In particolare parlò di una sorta di scambio di favori tra i vertici Scissionisti, il gruppo Amato-Pagano, e quello degli Abbinante ai quali i vertici degli Scissionisti rimproveravano di essere troppo morbidi nei confronti dei rivali dei Di Lauro, non partecipando all'esecuzione degli omicidi nel corso della cosiddetta faida di Scampia.

In base a tale accordo Abbinante si sarebbe impegnato ad eliminare due propri affiliati, Moccia e Piana, e in cambio gli Amato-Pagano avrebbero poi ucciso esponenti di una cosca nemica degli Abbinante, ovvero gli affiliati al clan Prestieri.

Le dichiarazioni del pentito (il quale aveva fatto i nomi dei presunti organizzatori e esecutori dell'agguato) che avevano portato in primo grado alle condanne agli ergastoli, sono state ritenute evidentemente prive dei necessari riscontri da parte dai giudici di appello.

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