BARI – Il gup del Tribunale di Bari Marco Guida ha rinviato a giudizio 40 presunti affiliati al clan Di Cosola accusati di associazione mafiosa, traffico di droga, detenzione di armi clandestine, rapine ed estorsioni. Trentotto di loro, tra cui il boss 57enne Antonio Di Cosola (nella foto; ndr), da qualche settimana sottoposto al regime del 41 bis, il cosiddetto 'carcere duro', saranno processati con rito abbreviato a partire dal 21 giugno prossimo. Altri due, Pellegrino Labellarte e Luigi Mendola, saranno giudicati dalla prima sezione collegiale del Tribunale di Bari.
La prima udienza del processo è stata fissata il 6 luglio prossimo. La Provincia di Bari si è costituita parte civile. Trenta degli odierni imputati furono arrestati il 18 giugno 2010 dai carabinieri; l’indagine, coordinata dalla Dda, consentì di smantellare il clan che opera principalmente nei comuni di Bari, Adelfia, Capurso, Cellamare, Valenzano, Triggiano e Putignano.
Gli inquirenti hanno tra l’altro accertato che gli affiliati ripetevano, anche in carcere, i rituali di affiliazione camorristica.
Nessun commento:
Posta un commento