giovedì 10 marzo 2011

Omicidio Sarah «Carmine e Mimino liberi ma indagati»

Russo resta interdetto


TARANTO – I giudici del Tribunale del riesame di Taranto (presidente De Michele, relatore De Tomasi, a latere Incalza) sono entrati in camera di consiglio per decidere sulla richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Carmine Misseri e Cosimo Cosma, detto 'Mimino', fratello e nipote di Michele Misseri, accusato con la figlia Sabrina dell’omicidio di Sarah Scazzi. I difensori hanno ultimato le discussioni e il Tribunale, essendo trascorsi dieci giorni dal deposito del ricorso, dovrà decidere entro oggi se accogliere o meno la richiesta di revoca o sostituzione della misura cautelare.


Carmine Misseri e Cosimo Cosma sono in carcere dal 23 febbraio scorso con l’accusa di concorso in soppressione di cadavere. Secondo gli inquirenti, avrebbero aiutato zio Michele a gettare il cadavere di Sarah nel pozzo in contrada 'Mosca', nelle campagne tra Avetrana e Nardò, il 26 agosto 2010, giorno del delitto. Dinanzi al Tribunale del riesame l’avv. Raffaele Missere, difensore di Cosma, ha eccepito l’utilizzo delle ultime intercettazioni ambientali presentate dalla Procura, che risalgono al novembre scorso e, a suo dire, non aggiungono nulla all’inchiesta.

L’avv. Lorenzo Bullo, difensore di Carmine Misseri, martedì scorso aveva eccepito anche violazioni procedurali per la mancata trasmissione al Tribunale del riesame degli atti relativi all’incidente probatorio del 19 novembre scorso nel quale furono raccolte le dichiarazioni di Michele Misseri.

 MOGLIE ZIO MICHELE QUERELA PARENTI NIPOTE 'MIMINO'

Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri, ha sporto querela nella caserma dei carabinieri di Avetrana nei confronti della madre e della cognata di Cosimo Cosma, nipote di zio Michele, per le dichiarazioni rese in due interviste mandate in onda martedì scorso nel corso della puntata di 'Porta a Portà, dedicata all’omicidio di Sarah Scazzi.

Ai microfoni dell’inviata della trasmissione, la madre di Cosma aveva detto tra l’altro “Perchè non arrestano a Cosima Serrano?...che sa tutto. E perchè non è indagata? E’ lei l'autrice di tutto, lei sa tutto. Sa tutto Cosima, non è che è innocente, lei sa tutto”.

Nell’altra intervista la cognata di Cosma aveva accusato Cosima Serrano e Sabrina Misseri di aver “sempre maltrattato” Michele Misseri, tanto che quest’ultimo starebbe meglio in carcere che a casa.

 TRIBUNALE RIESAME TARANTO: LIBERI FRATELLO E NIPOTE MICHELE MISSERI

Il Tribunale del riesame di Taranto (presidente De Michele, relatore De Tomasi, a latere Incalza) ha accolto la richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Carmine Misseri e Cosimo Cosma, detto 'Mimino', fratello e nipote di Michele Misseri (lo zio di Sarah Scazzi, accusato dell'omicidio della ragazzina con la figlia Sabrina). Tornano liberi, quindi, ma entrambi continuano ad essere indagati per concorso in soppressione di cadavere.

Il collegio ha depositato il dispositivo dell’ordinanza dopo circa sette ore di camera di consiglio. Nei prossimi giorni i giudici renderanno note le motivazioni del provvedimento. La custodia cautelare nei confronti dei due indagati sarebbe scaduta il 23 marzo prossimo.

Secondo l’accusa, Carmine Misseri e Cosimo Cosma, il 26 agosto 2010, avrebbero aiutato Michele Misseri a nascondere il corpo di Sarah Scazzi nel pozzo-cisterna in contrada Mosca, nelle campagne tra Avetrana e Nardo (Lecce).

 LEGALE E NIPOTE MISSERI: ESISTE UN GIUDICE TERZO

"Evidentemente il Tribunale ha accolto le nostre tesi difensive. Leggeremo le motivazioni. E’ stata una decisione certamente sofferta. La giustizia ha avuto il suo corso: crediamo che esista un giudice terzo capace di giudicare al di là delle posizioni accusatorie". Lo ha detto l’avvocato Raffaele Missere, legale di Cosimo Cosma, dopo la decisione del Tribunale del Riesame di annullare l’ordinanza di custodia cautelare del gip del Tribunale di Taranto, Martino Rosati, che aveva deciso l’arresto del suo assistito con l’accusa di concorso in soppressione di cadavere nell’ambito dell’omicidio di sarah Scazzi.

A quanto si apprende l’annullamento dell’ordinanza non avrebbe a che fare con le eccezioni procedurali ma invece si riferirebbe al merito e cioè alla probabile mancanza di gravi indizi.

 LEGALE FRATELLO MISSERI: CREDEVAMO IN INNOCENZA NOSTRI CLIENTI

"Non si può dire che ce lo aspettavamo. Era un processo difficile, giocato molto sul filo logico e sui tempi. Attendiamo le motivazioni dell’ordinanza. Siamo contenti per i nostri assistiti. Siamo stati ripagati per tutto il lavoro. Credevamo nell’innocenza dei nostri clienti". Lo ha detto l’avv. Lorenzo Bullo, legale di Carmine Misseri, subito dopo la decisione del Tribunale del Riesame di Taranto di annullare l’ordinanza di custodia cautelare con la quale il 23 febbraio scorso erano stati arrestati il suo assistito e Cosimo Cosma, accusati di concorso in soppressione di cadavere nell’ambito dell’inchiesta sul delitto di Sarah Scazzi.

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