sabato 12 marzo 2011

Apocalisse Giappone: 1400 tra morti e dispersi

Emergenza nucleare: rischio contaminazione

Devastate dallo tsunami 1200 case. Nuovo fronte sismico nel Nordovest: scosse di magnituto 6.6. Oltre 215 mila le persone evacuate

TOKYO – Nel day-after dell’apocalisse nipponica, mentre si inizia a soccorrere le aree colpite dal sisma di magnitudo 8.9 e dal successivo tsunami, si profilano due nuovi e concreti allarmi. Il primo è quello del rischio nucleare alla centrale di Fukushima; l’altro è il nuovo fronte sismico apertosi nel nord ovest del Paese. In questo panorama di enorme tristezza una buona notizia arriva: Sono sane e salve le 100 persone imbarcate sul “battello fantasma” che ieri era stato dato per inghiottito dalla vioneza delle onde del maremoto. Sono invece quattro i treni di cui, al momento non si hanno più notizie.


Vittime e dispersi: bilancio in continuo aumento. Cresce, nel frattempo, il bilancio della vittime del sisma 8.9 delle 14,46 ora di Tokyo (6,46 ora italiana) la cui violenza, tra l’altro, secondo gli scienziati, ha spostato di 10 centimetri l’asse terrestre (quello di Haiti determinò uno spostamento di 7 centimetri). Gli esperti assicurano che questo particolare non avrà alcuna influenza sulla vita climatico-biologica del pianeta. Secondo la polizia sono circa 1400 fra morti e dispersi. Almeno 613 persone sono morte in diverse regioni del nord e dell'est del Giappone. Fra queste vittime ci sono gli oltre 200 cadaveri trovati sulla spiaggia di Sendai, nella prefettura di Miyagi, vittime dello tsunami con onde altre più di 10 metri. Sono circa 1.200 le abitazioni toccate dallo tsunami in quest'area. Alla triste contabilità della morte bisogna aggiungere 784 persone che al momento risultano disperse, mentre i feriti sono 1.128.

Intere città sgomberate. Sono oltre 215.000 le persone fatte sgomberare ieri dopo il violento sisma e lo tusnami che hanno colpito il nord-est del Giappone. Di queste, oltre 100.000 sono della prefettura di Fukushima, dove è stato emesso l'ordine di tenersi a un raggio di 10 chilometri e di tre chilometri dalle due centrali nucleari presenti nell'area. Il numero complessivo delle persone costrette a lasciare le proprie abitazioni potrebbe essere molto più alto, dal momento che la polizia non ha ancora a disposizione i dati della prefettura di Miyagi, una delle zone più colpite dal sisma e dallo tsunami, dove migliaia di persone sono ancora bloccate in edifici circondati dalle acque.

Il nuovo fronte sismico: aumenta attività area Niigata-Nagano. Sono almeno una ventina le scosse di rilevante entità (di magnitudo compresa tra 3-7) che sono state registrate nelle ultime dieci ore in Giappone, tra quelle sulla costa di nordest, già devastata ieri, e il nuovo fronte di Niigata-Nagano, sulla parte occidentale, che si è aperto a sorpresa durante la notte mostrando segnali di particolare vivacità. Il terremoto più potente è delle ore 10.46 (le 2.46 in Italia), ha riferito l'Agenzia meteorologica giapponese, con una magnitudo di 6.4 ed epicentro individuato di fronte alla prefettura di Fukushima, nelle acque del Pacifico alla profondità di 40 km.

L'emergenza nucleare. L'Agenzia giapponese sulla sicurezza nucleare ha rilevato cesio radioattivo in prossimità della centrale di Fukushima. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. La fusione potrebbe essere in atto “nel reattore n1 della centrale nucleare di Fukushima n1”, quale diretta conseguenza del violentissimo sisma e dello tsunami. La rilevazione del cesio radioattivo, annunciata dall' Agenzia, è di solito associata con gli elementi del combustibile e rappresenta un segnale di allarme, in quanto potrebbe essere rilasciato, ad esempio, per problemi al nocciolo del reattore. Tuttavia, un portavoce dell'azienda Tokyo Electric Power (Tepco) ha detto alla France presse che la fusione "non è" in corso e che la società sta tentando "di far risalire il livello dell'acqua" per raffreddare il reattore. L'impianto si trova 250 chilometri a nord di Tokyo.

Fuoriuscita di cesio. Le autorità hanno denunciato problemi al sistema di raffreddamento del reattore e un aumento anomalo della pressione interna. Tepco ha ricevuto l'ordine di rilasciare vapori contenenti sostanze radioattive, per far scendere la pressione, dopo che è stato dato l'ordine di evacuare la zona per un raggio di 10 chilometri. Nei pressi della stessa centrale è stato individuato cesio radioattivo, stando a quanto riportato dall'agenzia Kyodo, citando l'Agenzia di sicurezza nucleare e industriale.

Centrale Fukushima: pressione ancora alta. La Tokyo Electric Power (Tepco) fa fatica a ridurre la pressione negli impianti. Un portavoce ha ammesso che l'avaria del reattore della centrale numero 1 non si e' ancora normalizzata: "La pressione è cresciuta e stiamo tentando di diminuirla". La temperatura del reattore, disattivato automaticamente dopo il sisma, ancora non si è normalizzata e la pressione della vasca, la 'campana' blindata nella quale è collocato il reattore, è attualmente 1,5 volte superiore a quella normale; quella di radiazione accertata nella sala di controllo della centrale sarebbe 1.000 volte superiore ai livelli normali, mentre il livello di radioattività all'esterno della centrale è 8 volte superiore al normale (ma l'Agenzia assicura che tale quota non comporta un pericolo per la popolazione). Questo ha obbligato la Tepco a liberare in maniera controllata il vapore radioattivo per abbassare la pressione pericolosamente alta ed evitare danni peggiori come una fusione del nucleare che espellerebbe un'enorme quantità di materiale radioattivo e potrebbe anche provocare un'esplosione: "Abbiamo seguito le istruzioni del governo, fatto uscire una ventata di vapore che contiene sostanze radioattive", ha confermato un portavoce.

Non c’è rischio nuova Chernobyl. Anche in un secondo impianto della Tepco, situato a 12 chilometri dal primo, quattro dei reattori hanno problemi con la refrigerazione e nel controllo della pressione. Ma gli esperti e il governo insistono che non c'è il rischio di un disastro nucleare. "Non è possibile una Chernobyl in un reattore ad acqua leggera. La perdita di refrigerante comporta una crescita della temperatura, ma ferma anche la reazione", ha spiegato un esperto, Naoto Sekimura, docente dall'Universita' di Tokyo. "Anche nella peggiore delle ipotesi, che comporterebbe perdite radioattive e danni alle apparecchiature, ma non un'esplosione. Se lo scarico è fatto con attenzione, ci saranno poche perdite, non oltre il raggio di 3 chilometri".

Evacuare popolazione nel raggio di 10 km. Secondo la Commissione per la Sicurezza Nucleare del Giappone, è stato individuato del cesio radioattivo vicino alla centrale, nelle cui vicinanze le autorità nipponiche devono evacuare 46.800 persone nel raggio di 10 chilometri. Il sistema di raffreddamento della centrale è stato danneggiato dal sisma. Migliaia di persone sono state evacuate dalle vicinanze di un secondo impianto, Fukushima, anch'esso danneggiato nel sistema di raffreddamento. Parti di barre del combustibile nucleare del reattore numero 1 sono state brevemente esposte all'aria stamane dopo il raffreddamento, il livello della temperatura dell'acqua è sceso per l'evaporazione e un camion dei pompieri ha pompato acqua nel reattore.

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