Gli indagati sono: il sindaco di Favara, Domenico Russello, 49 anni; due suoi predecessori, Carmelo Vetro, 65 anni, e Lorenzo Airò, 53 anni; il proprietario ed il possessore dell'immobile, Rosalia Presti, 38 anni, e Antonio Noto, 52 anni; e 6 dirigenti ed ex dirigenti dell'Utc di Favara, Giacomo Sorce, 50 anni; Sebastiano Dispenza, 53 anni; Pasquale Amato, 56 anni; Alberto Avenia, 51 anni; Antonio Grova, 48 anni; e Vincenzo Arnone, 53 anni.
Secondo l'accusa, il crollo si poteva evitare se le persone indagate avessero messo in atto i controlli e le verifiche necessarie finalizzate a constatare l'agibilità dell'immobile e ad emettere il conseguente ordine di sgombero.
Il sindaco di Favara, Domenico Russello (Pdl), si è dimesso dopo aver ricevuto l'avviso di conclusione indagini: "Lascio l'incarico - ha detto durante una conferenza stampa - perchè in questi quattro anni ho sempre sposato e portato avanti una battaglia per la legalità. Nessuno può avere sospetti sul fatto che io abbia responsabilità per quel disastro, ma questo lo dimostrerò nelle aule di tribunale".
"Sono sempre stato convinto che chi ricopre una carica pubblica non debba avere su se stesso l'ombra del sospetto per comportamenti illegittimi, illegali o per omissioni, ecco perchè, seppur con grande sofferenza, ho lasciato l'incarico di sindaco di Favara", ha detto Russello. Adesso gestirà il Comune, in attesa che la Regione nomini un commissario straordinario, il vice sindaco Josphef Zambito.
È probabile che il consiglio comunale rimanga in carica fino alla sua naturale scadenza, fissata per la primavera del prossimo anno. Il segretario generale del Comune di Favara ha comunque già trasmesso alla Regione le irrevocabili dimissioni di Russello e non è escluso, anche se sembra difficile dato i tempi strettissimi, che la città possa essere inserita nella tornata elettorale del prossimo maggio.
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