giovedì 31 marzo 2011

Beni per 3 milioni sequestrati in Spagna a imprenditore agrigentino

Nel mirino Diego Agrò, di 64 anni, originario di Racalmuto, già condannato all’ergastolo per un omicidio del ’92. È indicato dagli investigatori come vicino ai capimafia agrigentini Fragapane, Fanara e Di Gati


PALERMO. Beni per un valore di oltre 3 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Direzione Investigativa Antimafia a un imprenditore agrigentino, attualmente detenuto con una condanna all'ergastolo. Si tratta di tre società per la produzione ed il commercio di olio alimentare che hanno sede in Spagna, paese verso il quale é stata avanzata una rogatoria internazionale alla competente autorità giudiziaria.

L'imprenditore colpito dal provvedimento di sequestro è Diego Agrò, di 64 anni, originario di Racalmuto (Agrigento). Agrò viene indicato dagli investigatori come vicino ai capimafia agrigentini Salvatore Fragapane, Giuseppe Fanara e Maurizio Di Gati. Nel 2009 è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio di Mariano Mancuso, ucciso a Aragona nel '92.

L'operazione relativa al sequestro delle tre aziende del settore oleario impiantate dall'imprenditore siciliano in Spagna é stata coordinata dalla Dia di Palermo, diretta dal capo centro colonnello Giuseppe D'Agata.

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