venerdì 8 aprile 2011

Reggio, 13enne trovata con la testa fracassata il fidanzato si è costituito

La giovane è stata trovata in un lago di sangue vicino alla Gallico-Gambarie. Un 17enne sospettato di essere l'aggressore è stato fermato nella notte e poi ha confessato il gesto
 
E' in fin di vita la ragazzina di 13 anni trovata riversa in un lago di sangue ad una ventina di metri dalla strada che collega Gallico a Gambarie, che è ancora viva, anche se le sue condizioni fisiche sono difficili. Nel primo pomeriggio di ieri è arrivata una segnalazione alla Polizia provinciale, nella quale si chiedeva aiuto per un incidente stradale. Ma le due pattuglie arrivate sul posto si sono subito rese conto che la situazione era più complessa.


Sul posto anche il 118 e subito dopo è stato richiesto l'intervento della Questura. A qualche decina di metri dalla strada, il corpo della ragazza, con evidenti ferite al volto e alla testa, provocate probabilmente con alcuni sassi. I medici dopo averla soccorrsa e intubata sul posto, l'hanno trasportata agli ospedali “Riuniti” di Reggio Calabria dove le condizioni della ragazza appaiono disperate.

Il DICIASSETTENNE SI E' COSTITUITO ALLA POLIZIA

Intanto il ragazzino di 17 anni, si è presentato alla polizia dopo aver ferito gravemente alla testa la ragazza con cui sembra avesse una relazione. E' sarebbe stata una lite per motivi sentimentali a scatenare la rabbia del ragazzo che ha colpito con una pietra alla testa la fidanzatina di 13 anni che adesso si trova ricoverata in stato di coma nell’ospedale di Reggio Calabria dove i medici l’hanno sottoposta ad un intervento maxillofacciale. Il fatto è avvenuto all’inizio della Strada Gallico – Gambarie, dove i due ragazzi si erano recati in sella a uno scooter. Subito dopo il ferimento, il sedicenne si è allontanato dalla zona con lo scooter che poi ha abbandonato per proseguire a piedi.

La polizia ha definito un ragazzo "problematico" il diciassettenne arrestato per avere colpito con una pietra alla testa la fidanzatina di 13 anni al termine di una lite. Il ragazzo era già noto alle forze dell’ordine per piccoli reati e per questo motivo ha trascorso alcuni periodi della sua vita in alcune comunità. Attualmente vive con la famiglia. Anche il padre è noto alla polizia, anche lui per piccoli fatti. Gli investigatori hanno comunque escluso che la famiglia del ragazzo, così come quella della tredicenne, sia legata ad ambienti della criminalità. Tramite una delle comunità presso le quali ha vissuto, il ragazzo aveva ottenuto anche un contratto alla Fiat come apprendista.

La tredicenne ed il ragazzo vivono entrambi a Gallico, una frazione a nord di Reggio Calabria. L’aggressione è avvenuta nella stessa zona, lungo la strada che da Gallico porta a Gambarie d’Aspromonte, in un’altra frazione chiamata Pettogallico che i due ragazzi hanno raggiunto a bordo di uno scooter. Le famiglie dei due ragazzi sono definite normali dagli investigatori, che hanno evidenziato come l’accaduto non sia avvenuto in un ambiente degradato.

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