venerdì 14 gennaio 2011

Mafia ed estorsioni, sei condanne a Palermo

Pene per mezzo secolo di reclusione al processo Perseo, nato da un blitz dei carabinieri che portò in carcere 99 tra boss e gregari di città e provincia. La pena più alta, 20 anni, al boss Benedetto Capizzi, 16 anni a Nino Spera

PALERMO. Sono stati condannati a circa mezzo secolo di reclusione sei dei nove imputati del processo alle cosche palermitane denominato Perseo. Il dibattimento è stato celebrato davanti ai giudici della quarta sezione del tribunale presieduta da Vittorio Alcamo. Gli imputati rispondevano a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione e favoreggiamento.

La pena più alta (20 anni) è stata inflitta al boss Benedetto Capizzi. A 16 anni è stato condannato Nino Spera, a 10 Vincenzo Di Maria e a 3 anni e 4 mesi Sergio Rosario Flamia. Quattro mesi ciascuno hanno avuto due imprenditori Rosario Carella e Vincenzo Rizzo che, negando di avere subito le estorsioni, secondo l'accusa avrebbero favorito Cosa nostra.

Assolti Benedetto Cappello, Giuseppe Marano e Giuseppe Di Giacomo. L'accusa è stata sostenuta dai pm Roberta Buzzolani e Marzia Sabella.

Il processo nasce da un maxi blitz dei carabinieri che portò in carcere 99 tra capimafia e gregari di Palermo e della provincia, decapitando i clan cittadini. Quello che si è concluso oggi è una delle sei tranches del procedimento che ha preso il via dall'inchiesta.

Mafia, due condanne nel Nisseno

Dieci anni di carcere per Alfonso Scozzari e Giuseppe Zuzzé di Vallelunga. Quattro assoluzioni


CALTANISSETTA. Il tribunale di Caltanissetta ha condannato, a 10 anni di carcere due presunti esponenti di "Cosa Nostra" di Vallelunga, Alfonso Scozzari e Giuseppe Zuzzé, rispettivamente di 54 e 48 anni, ritenuti responsabili di associazione mafiosa.

Erano stati arrestati dai Ros dei carabinieri, nel 2005, nell'ambito di una operazione della Dda, insieme con altri quattro imputati che oggi il tribunale nisseno ha invece assolto "per non avere commesso il fatto": Giuseppe Castiglione, 65 anni, Girolamo Pirronitto 71 anni, Salvatore Fraterrigo 63 anni e Antonino Lo Iacono 67 anni.

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