martedì 25 gennaio 2011

Strage di Ponticelli del 1989, arrestati tredici affiliati dei clan Sarno e Aprea

NAPOLI - Tredici persone, affiliate ai clan camorristici dei Sarno e degli Aprea, attivi nella zona orientale del capoluogo campano ed in vaste aree della provincia, ritenute a vario titolo responsabili di strage pluriaggravata, sono state arrestate dai carabinieri del nucleo Investigativo di Napoli.


La strage del 1989. Nei loro confronti è stata emessa dalla magistratura una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Durante le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, i carabinieri hanno scoperto autori, mandanti e movente della cosiddetta strage del bar Sayonara, avvenuta a Napoli, nel quartiere Ponticelli, l'11 novembre 1989, durante lo scontro tra gli alleati clan Sarno ed Aprea e quello degli Andreotti, per il controllo degli affari illeciti sul territorio. In quell'occasione furono uccise sei persone, quattro delle quali risultate estranee alla camorra, e ferite tre persone, tra le quali una bambina.

Decapitato il clan Sarno. Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip Antonella Terzi, su richiesta dei pm Vincenzo D'Onofrio e Francesco Valentini, sono state notificate, in particolare, ai fratelli Antonio, Ciro e Giuseppe Sarno, ritenuti i capi dell'omonimo clan camorristico assieme ai loro cugini Ciro, Vincenzo, Giuseppe e Pasquale, oggi collaboratori di giustizia.

I pentiti. Proprio le loro dichiarazioni hanno reso possibile chiarire, più di 21 anni dopo, movente, dinamica e responsabili di una strage che scosse profondamente l'opinione pubblica e provocò l'allontanamento dell'allora capo della squadra mobile di Napoli, Francesco Cirillo, oggi vicecapo della polizia.

La sparatoria. La strage di Ponticelli, fa notare il gip, segnò la sconfitta del clan Andreotti, fino ad allora egemone nel quartiere, e l'ascesa delle cosche Sarno e Aprea, protagoniste, negli anni successivi, di numerosissimi fatti di sangue. Nella violenta sparatoria furono uccisi due pregiudicati vicini al boss Andrea Andreotti, Antonio Borrelli e Vincenzo Meo, e quattro avventori della gelateria del tutto estranei agli ambienti criminali: Gaetano De Cicco, Domenico Guarracino, Salvatore Benaglia e Gaetano Di Nocera. Almeno altre due persone rimasero ferite.

I responsabili. Nelle ore successive alla strage i carabinieri tracciarono un quadro abbastanza preciso dello scenario in cui il delitto era maturato, identificando alcuni dei responsabili, in particolare Giovanni Aprea (tra i destinatari dell'ordinanza), Pasquale Palumbo e Umberto De Luca Bossa. Gli indizi raccolti, tuttavia, non furono sufficienti a dimostrarne la colpevolezza. Inoltre, rilevano i giudici, gli investigatori dell'epoca, molto attenti all'espansione del clan Aprea nel quartiere Barra, sottovalutarono quella dei Sarno nella vicina Ponticelli.

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