I beni sequestrati a tre uomini ritenuti affiliati alla cosca Scerbo di Isola Capo Rizzuto, vicina al clan Arena
Beni per un valore di 7 milioni di euro sono stati sottoposti a sequestro dagli uomini del comando provinciale della Guardia di finanza che hanno eseguito un provvedimento emesso dal Tribunale di Crotone su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro nei confronti di tre uomini ritenuti affiliati alla cosca Scerbo di Isola Capo Rizzuto, vicina al clan Arena.
Si tratta di Vincenzo Domenico Lentini, 46 anni; Antonio Romeo Scerbo, di 48 anni e Romolo Scerbo, di 49 anni. Le fiamme gialle hanno apposto i sigilli a beni immobili, autovetture, disponibilità finanziarie, quote societarie e a due complessi aziendali operanti nel settore della produzione di calcestruzzo; tutti beni che, secondo quanto accertato da un’indagine patrimoniale della Guardia di finanza, i tre uomini non avrebbero potuto accumulare a fronte dei modesti redditi dichiarati negli anni. La cosca Scerbo era già balzata all’attenzione dei finanzieri nell’ambito di un’indagine che ha portato alla luce una serie di attività estorsive perpetrate ai danni del villaggio turistico Tucano di Le Castella, nel comune di Isola Capo Rizzuto, e sfociata, nel 2009, in un’operazione antimafia denominata appunto Tucano. In quella occasione furono tratti in arresto anche i tre uomini ai quali oggi sono stati sequestrati i beni; nel processo conclusosi nel dicembre scorso, quindi, Vincenzo Domenico Lentini è stato condannato a a 6 anni e 8 mesi di reclusione; Antonio Romeo Scerbo a 9 anni di reclusione e Romolo Scerbo a a 5 anni e 6 mesi di reclusione. Dopo la sentenza è partita la richiesta di sequestro disposta ora dal Tribunale di Crotone.
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