mercoledì 19 gennaio 2011

Torna in città dopo 19 anni, pentito contestato a Castelvetrano

Vincenzo Calcara ha partecipato a un'iniziativa per l'anniversario della nascita di Paolo Borsellino, presente anche il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia


CASTELVETRANO. Dopo 19 anni il pentito Vincenzo Calcara torna nella sua città, Castelvetrano, che ha dato i natali anche al latitante Matteo Messina Denaro. Lo fa per l'anniversario della nascita di Paolo Borsellino, partecipando a un'iniziativa con il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia.

Una presenza quella di Calcara, all'insegna delle polemiche: un preside si è rifiutato di partecipare all'incontro, mentre l'ex sindaco Antonio Vaccarino, indicato come "Svetonio" nella corrispondenza di Messina Denaro, ha pubblicamente attaccato il pentito. All'iniziativa, a cui hanno preso parte poche persone, Ingroia ha detto che "i collaboratori di giustizia sono cittadini riconquistati alla legalità. Questa è anche la città del latitante Matteo Messina Denaro - ha aggiunto Ingroia - che in passato, e presumibilmente ancora, gode di ampie coperture in vari ambienti anche istituzionali o para istituzionali, ma prima o poi sarà catturato pure lui così come altri latitanti".

Calcara ha spiegato di essere intervenuto perché lo doveva a Borsellino: "Il quale mi ripeteva sempre che la verità rende un uomo libero. Ai giovani dico che devono rifiutare le forze del male. Francesco Messina Denaro aveva organizzato l'uccisione di Borsellino e io lo dissi al magistrato. Voleva ucciderlo o con un fucile di precisione o con un'auto bomba. Era tutto scritto nell'agenda rossa che è sparita dopo la strage di via D'Amelio".

Il preside di una scuola, Francesco Fiordaliso, ha inviato un messaggio per dire che "Calcara non ha nulla da insegnare ai nostri giovani. Il presunto dottore in criminologia e malaffare ha tutte le caratteristiche di un mistificatore". Proprio sulla scarsa presenza di gente alla iniziativa, scarsamente pubblicizzata, Ingroia ha detto di ritenere che sia "un segnale molto grave quello che si sta dando oggi nella città di Matteo Messina Denaro, il quale ne rimarrà certamente contento. L'assenza di giovani è un'offesa pure nei miei confronti. Calcara ha avuto valutazioni non sempre convergenti da parte dei magistrati, ma oggi non gli si doveva fare il processo".

Prima che iniziasse l'incontro, Vaccarino ha detto di avere inoltrato oggi una denuncia contro il pentito e ha aggiunto che "è un'offesa per tutti far fare il docente della legalità a un assassino. Sono commosso per il rifiuto dei giovani a incontrarlo".

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