Scarcerato Gianni Mazzitello. I difensori nel corso dell’udienza davanti al tribunale del riesame, hanno contestato la testimonianza di Ioan Sorin Gherman
Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha scarcerato una delle quattro persone arrestate per la strage del 27 dicembre scorso in una masseria a Filandari (Vv). Si tratta di Gianni Mazzitello, di 30 anni (in foto in basso a sinistra), genero di un altro indagato, Francesco Saverio Vangeli, di 54 anni. Per quest’ultimo, secondo quanto riferito dai difensori, il tribunale del riesame non ha ancora preso una decisione.
Restano in carcere, invece, Ercole Vangeli, di 42 anni, reo confesso della strage, ed il nipote Pietro, di 23, figlio di Francesco Saverio.
Nella strage sono stati uccisi Domenico Fontana ed i quattro figli, Pasquale, Pietro, Emilio e Giovanni. Secondo l’accusa i cinque delitti sono stati compiuti per «punire» i Fontana per una serie di soprusi che avrebbero compiuto ai danni della famiglia Vangeli. I difensori degli indagati, nel corso dell’udienza davanti al tribunale del riesame, hanno contestato la testimonianza di Ioan Sorin Gherman, il cittadino romeno dipendente dei Fontana che ha raccontato di avere assistito alla scena diventando così la "fonte principale" di prova a carico di Ercole Vangeli e degli altri presunti responsabili della strage. Secondo gli avvocati, l’uomo non può avere assistito alle varie fasi della strage. Il teste, infatti, secondo la difesa degli indagati, avrebbe riferito che dopo i primi colpi sparati da Ercole Vangeli ha cercato la fuga in un capannone seguito da Emilio e Pasquale Fontana che sono stati uccisi nello stesso edificio, mentre le altre tre vittime sono state raggiunte dai colpi di pistola all’esterno.
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