Il militare era stato colpito alla testa da un colpo d'arma da fuoco. Lo scontro, nell'avamposto Highlander, circa 10 km dalla base principale del contingente militare italiano a Bala Murghab, ha causato anche il ferimento di un altro militare italiano.
Il soldato ucciso era un alpino dell'ottavo reggimento di Cividale del Friuli - ha reso noto il generale Massimo Fogari, capo ufficio pubblica informazione dello Stato Maggiore della Difesa -. Il militare, insieme al commilitone, ferito meno gravemente, è stato portato alla base militare Columbus ma è deceduto di lì a poco.
"Voglio esprimere cordoglio per questo ennesimo dramma - ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa intervenendo telefonicamente al Tg1 -. La notizia confermata è che purtroppo uno dei due militari è deceduto, l'altro è ferito a una spalla. Sono stati colpiti all'interno di un avamposto della base di Bala Murghab. Non vuol dire necessariamente che i colpi siano stati sparati all'interno. Stiamo appurando le esatte modalità di quanto avvenuto pochissimo tempo fa".
"Quanlunque sia la dinamica nei dettagli - ha aggiunto - rimane il dolore per la perdita di un'altra vita umana di un militare che stava facendo con forte motivazione il proprio dovere contro il terrorismo in una base avanzata in una zona difficile". "Per la prima volta dopo tanti anni non siamo solo dentro le basi fortificate ma miriamo a controllare il territorio e a fare in modo che effettivamente la popolazione afghana possa rientrare nei propri villaggi - ha sottolineato La Russa - Questo significa avere avamposti di pochi metri quadrati, difesi dai militari italiani e dai militari afghani, e quindi più facilmente soggetti ad attacchi, sparatorie e conflitti con gli insorti, che fin quando erano lasciati padroni del campo, in quella zona non erano particolarmente pericolosi, ma nel momento in cui gli sottrai il controllo del territorio come un lupo ferito cercano di azzannare".
Per fare il punto della situazione, La Russa ha convocato un vertice al ministero. Nel pomeriggio il ministro incontrerà il neocapo di stato maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, il generale Giuseppe Varotto, capo di stato maggiore dell'Esercito, il generale Giorgio Cornacchione, comandante del Comando operativo di vertice interforze e l'ammiraglio Paolo La Rosa, consigliere militare del ministro.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "appresa con profonda commozione la notizia'' della morte e del ferimento dei due italiani ha espresso ''i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari del militare caduto nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan, e un affettuoso augurio al militare ferito".
Afghanistan, ucciso soldato italiano
"L'ha colpito un terrorista in divisa"
Agguato alle 12 a Bala Murgab muore il caporalmaggiore Sanna
Ferito un alpino: non è grave
KABUL
L’ha ucciso un terrorista in divisa, un ribelle mascherato da soldato. Una raffica di colpi, e il caporalmaggiore Luca Sanna, 33 anni, dell’VIII reggimento alpini, cade al suolo. Con lui c’è un ferito. Nelle prime ore la situazione è poco chiara. Si parla di fuoco amico. Poi, nel primo pomeriggio, La Russa prova a spiegare la dinamica. Sono le 12:05 ora italiana, nell’avamposto Hilander. La base è controllata all’interno dai militari italiani mentre quelli afghani - almeno sette o otto - sono all’esterno. Uno di questi, spiega il ministro, ma non è ancora chiaro, se fosse un militare vero o un terrorista vestito da soldato, si avvicina all’ingresso della base con fare amichevole e mostra il suo fucile apparentemente inceppato. Quando i due alpini sono abbastanza vicini apre il fuoco colpendo Sanna alla testa e l’altro alpino alla spalla. Poi fugge, facendo perdere le sue tracce.
«Il terrorista attentatore - ha spiegato La Russa - si è allontanato e non si sa se si era introdotto con una divisa afghana o se era invece infiltrato nell’Esercito. In ogni caso, non si può chiamarlo fuoco amico. Era nemico, mascherato con una divisa afghana e con l’aria di una persona di cui ci si può fidare». L’altro alpino ferito, colpito alla spalla, non è in pericolo di vita.
Il ministro della Difesa ha sottolineato come da qualche tempo a questa parte è scesa in maniera significativa la minaccia degli ordigni esplosivi mentre è cresciuto in maniera esponenziale il numero degli attacchi con armi leggere. L’ultimo attacco, solo 18 giorni fa, nella valle del Gulistan, dove aveva perso la vita il caporal maggiore Matteo Miotto. Non è la prima volta che militari che indossano la divisa dell’Esercito afghano attaccano le Forze dell’Isaf, proprio recentemente un soldato afghano sparò su dei colleghi americani uccidendone due e ferendo anche un militare italiano. L’episodio avvenne sempre a Bala Burghab. Per gli italiani, però, è la prima volta che si trovano di fronte ad una minaccia del genere.
La Russa si è immediatamente dichiarato disponibile a riferire in Parlamento sull’episodio e ha confidato che «gli italiani si stringano alle famiglie dei caduti e più in generale alla grande famiglia delle Forze Armate».
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