Consegnato a Misilmeri, il riconoscimento già ricevuto edizioni precedenti dal cardinale Paolo Romeo, dai registi Giuseppe Tornatore e Michele Guardì e dall'attore Valentino Picone
PALERMO. Il cantautore Franco Battiato ha ricevuto stamane a Misilmeri il premio "Rocco Chinnici - la cultura della legalità". Alla manifestazione sono intervenuti il presidente della corte di appello di Palermo, Vincenzo Oliveri, il procuratore generale, Luigi Croce, il presidente del Tribunale, Leonardo Guarnotta, il procuratore capo di Termini Imerese, Alfredo Morvillo e il generale dei carabinieri, Antonino Rametta, presidente della Fondazione "Rocco Chinnici".
Ad assistere alla cerimonia di premiazione c'erano anche i figli del giudice assassinato dalla mafia nel 1983, Caterina e Giovanni Chinnici. "Rocco Chinnici - ha detto il sindaco Pietro D'Aì - ha servito lo Stato con grande dignità offrendo anche la propria vita per una giusta battaglia: piegare la mafia attraverso un mezzo sempre efficace come la confisca dei beni". "Questa sua intuizione - ha continuato D'Aì - ha aperto una breccia, con il varo della legge Rognoni-La Torre, nel fitto sistema di potere criminale, aggredendolo in maniera efficace. Ed ancora oggi rappresenta l'arma più forte per sconfiggere i boss spogliandoli delle proprietà costruite sul malaffare".
Prima di Battiato hanno ricevuto il premio, nelle edizioni precedenti il cardinale Paolo Romeo, i registi Giuseppe Tornatore e Michele Guardì e l'attore Valentino Picone. Nei prossimi giorni l'Aula consiliare di Misilmeri sarà intitolata al giudice istruttore trucidato dalla mafia. Per Toto Cordaro, (Pid), componente della Commissione regionale antimafia: "Chinnici è stato uno dei magistrati più lucidi e lungimiranti e i suoi insegnamenti, che hanno ispirato l'azione di altri suoi colleghi, sono stati più che utili nel raggiungimento dei successi nella lotta al sistema del malaffare e della criminalità organizzata".
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