giovedì 13 gennaio 2011

Inchiesta sul personale a Catania, i 47 indagati

Inchiesta sul personale a Catania, fra gli indagati Lombardo.
Avvisi di garanzia a 39 assessori di nove diverse giunte comunali. L'accusa è di abuso d'ufficio per alcune promozioni effettuate fra 2002 e il 2004



CATANIA. Sei dirigenti comunali, 39 assessori di sette giunte del centrodestra dell'ex sindaco Umberto Scapagnini, attuale parlamentare nazionale del Pdl, e una, non più in carica, del senatore Raffaele Stancanelli.

Sono i 47 indagati per abuso d'ufficio nell'inchiesta avviata dalla Procura sulla gestione del personale al Comune di Catania, tra i quali figura anche l'attuale Governatore Raffale Lombardo, in relazione al periodo in cui rivestiva la carica di vice sindaco di Catania. Gli avvisi di chiusura indagini sono stati notificati ieri dalla guardia di finanza.

La prima delibera al centro del fascicolo aperto dal procuratore aggiunto Michelangelo Patané e dal sostituto Alessandra Chiavegatti, riguarda il cosiddetto 'piano del personale' per il triennio 2002-2004 che prevedeva procedure di progressione verticale riservate a 1.800 dipendenti dell'Ente. Secondo i magistrati mancavano le esigenze di funzionalità e la copertura finanziaria procurando un danno patrimoniale iniziale di 18 milioni di euro.

Per questo atto sono indagati l'allora sindaco Umberto Scapagnini, la sua giunta, della quale faceva parte come vice sindaco l'attuale presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e Carmelo Reale, all'epoca dirigente del Personale, e l'allora Ragioniere generale, Vincenzo Castorina. Del fascicolo fanno parte anche una serie di delibere di altre giunte Scapagnini: l'assunzione di 12 operatori ambientali (nel 2007), l'assunzione di 288 lavoratori Asu (2004-2007) e 34 ex dipendenti Agrofil, Itel e Cogei (2005), l'aumento da 18 a 24 ore settimanali nel contratto a 200 lavoratori Puc (2006), il rinnovo del contratto a 196 precari (2007) e l'assunzione di 8 lavoratori Puc a tempo indeterminato part-time (2008).

La delibera al centro dell'inchiesta della Procura sul sindaco Stancanelli è quella firmata dalla sua ex giunta in carica tra il 2008 e il 2009 per la trasformazione da part-time a full-time (da 24 a 36 ore settimanali) del contratto di lavoro a 311 lavoratori stabilizzati. Con loro sono indagati anche il dirigente del Personale, Valerio Ferlito, e il Ragioniere generale, Giorgio Santonocito.



CATANIA. Abuso d'ufficio e falso ideologico: sono i reati contestati, a vario titolo, dalla Procura ai 47 indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione del personale al Comune di Catania. Sono l'ex sindaco Umberto Scapagnini e gli assessori di sue giunte che si sono succedute dal 2002 al 2008; l'attuale sindaco Raffaele Stancanelli e la sua ex giunta in carica dal 2008 e al 2009; e sei dirigenti dell'Ente, quattro dei quali non più in servizio. Gli assessori indagati sono: Raffaele Lombardo, Antonino D'Asero, Ignazio De Mauro, Fabio Fatuzzo, Ilario Floresta, Marco Forzese, Filippo Grasso, Gaetano Sardo, Santo Castiglione, Alssandro Marco Gaglio, Giuseppe Siciliano, Salvatore Santamaria, Giuseppe Gilberto Agatino Arena, Orazio D'Antoni, Santo Ligresti, Stefania Gulino, Domenico Rotella, Giovanni Vasta, Giuseppe Zappalà, Mario De Felice, Domenico Sudano, Angelo Rosano, Antonino Nicotra, Rosario D'Agata, Benito Paolone, Giuseppe Maimone, Ottavio Garofalo, Vincenzo Oliva, Mario Indaco, Marco Francesco Gaspare Belluardo, Mario Giuseppe Chisari, Gaetano Riva, Angelo Sicali, Mario Coppa, Giuseppe Arcicidiacono, Sebastiano Arcidiacono, Antonio Scalia, Domenico Mignemi, Luigi Arcidiacono. Al Comune sono indagati anche l'ex dirigente del Personale, Carmelo Reale, e quello attualmente in carica, Valerio Ferlito; tre ex Ragionieri generali, Salvatore Di Gregorio, Vincenzo Castorina e Francesco Bruno, e l'attuale, Giorgio Giulio Santonocito.

Nessun commento:

Posta un commento