martedì 13 marzo 2012

"Nullatenente" del Catanzarese prova a riciclare 1,5 milioni con lo scudo fiscale

I soldi sarebbero frutto di furti e truffe. La Guardia di finanza di Torino ha sequestrato il denaro che doveva essere intestato alla convivente russa dell'uomo


Nullatenente per il fisco, ha tentato di riciclare un milione e mezzo di euro, proventi di furti e truffe, facendoli rientrare dall’estero attraverso lo "scudo fiscale". La Guardia di Finanza di Torino lo ha scoperto grazie alla segnalazione di un’operazione sospetta fatta da un istituto di credito alla Banca d’Italia e ha sequestrato il denaro. Nel febbraio 2010, all’uomo – M.P., di 55 anni, della provincia di Catanzaro – erano stati sequestrati immobili, auto e gioielli per due milioni di euro.
L'uomo aveva accumulato all’estero un patrimonio milionario che voleva "rimpatriare" utilizzando lo scudo fiscale. Per questo la sua convivente, una donna russa incensurata, era pronta a intestarsi i suoi beni. Il tentativo di riciclaggio è stato scoperto dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria Torino, coordinati dalla procura della Repubblica di Torino che ha disposto il sequestro del milione e mezzo che era pronto per essere investito in fondi azionari italiani ed esteri. Nel febbraio dello scorso anno, le stesse Fiamme gialle insieme alla Procura avevano già sequestrato all’uomo nove immobili in Piemonte e Lombardia, fra i quali un appartamento in pieno centro a Torino, del valore di 800 mila euro, disponibilità finanziarie per 50 mila euro, una BMW da 70 mila euro, tre diamanti e quote di una società immobiliare intestata alla donna, che pure aveva dichiarato al Fisco redditi di poche

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