giovedì 15 marzo 2012

Degennaro, le mani sul Comune grazie a assessori e consiglieri


Tessevano tele, imbastivano strategie, partecipavano alle scelte, qualche volta anche imponendo i loro uomini. E potendo contare «sull’amicizia di diversi consiglieri e assessori della giunta», sedevano ai tavoli decisionali della Margherita e (poi) del Pd. Così il gruppo Degennaro ha influenzato la politica barese, almeno negli ultimi due anni della prima amministrazione Emiliano.

È il secondo livello dell’inchiesta che martedì ha portato ai domiciliari sette persone, tra cui i fratelli Gerardo (consigliere Pd) e Daniele Degennaro. I rapporti tra politica e Comune sono infatti il brodo di coltura di quello che i pm Renato Nitti e Francesca Pirrelli definiscono «un quadro di forte connivenza tra alcuni dirigenti apicali dell’amministrazione comunale e un importante gruppo imprenditoriale pugliese che ha condizionato illecitamente le procedure amministrative di importanti commesse pubbliche». Leggiamo.

GLI AMICI IN CONSIGLIO - Nel 2006 la testa di ponte della Famiglia è Gaetano Anaclerio, all’epoca consigliere comunale, oggi segretario della lista Realtà Pugliese (quella che ha portato in giunta Annabella Degennaro): «In occasione delle nomine dei componenti dei collegi dei revisori e dei consigli di amministrazione delle aziende partecipate dal Comune di Bari - annota la Finanza - rapporterà a Vito Degennaro, per il tramite del fratello Gerardo, dell’accordo politico raggiunto dal consigliere Massimiliano Vitale con il sindaco per bloccare le nomine». Il 14 dicembre 2006 Anaclerio riporta le novità a Gerardo Degennaro: «Adesso mi ha chiamato il sindaco… “Vieni giù, dammi il nominativo, mo’ metto all’Amgas”… Ha detto “dammi pure un nome di, di revisore dei conti...”. Chi dobbiamo mettere come revisore? Hai un amico revisore?». Più che un amico: Leonardo Tinelli («Quello nostro là, hai capito»), direttore finanziario del gruppo Dec. La nomina, però, non andrà in porto.

LA MARGHERITA E OLIVIERI - La lobby Degennaro agiva in «condivisione» con il gruppo dei consiglieri della Margherita, e - annota la Finanza - «emergeva la sudditanza dei rappresentanti politici che seguivano le disposizioni impartite dell’imprenditore». Come nel tentativo di piazzare alla Asl l’ex generale Mario Ruggiero, oggi capo di gabinetto alla Provincia (gossip politico: Ruggiero è considerato un «traditore» da Enzo Divella secondo cui Ruggiero appoggiò Schittulli). Un episodio che si incrocia con le trattative per la segreteria provinciale del Pd: il gruppo che fa capo ai Degennaro darà l’ok alla scelta di Dario Ginefra, ma in cambio chiede la poltrona per Ruggiero. È sempre Anaclerio, il 14 novembre 2007, a riportare lo stato delle trattative a Gerardo Degennaro: «Ho parlato con Olivieri (Giacomo, consigliere regionale, ndr), che mi ha chiamato stamattina, no? Indovina di che si trattava? Primo, lui si è sentito con Boccia e Boccia spingerebbe perché la segretaria del cittadino la farebbe la Binetti. Vabbè, guarda, prima di parlare della Binetti e non Binetti, ho detto, prima bisogna avere il segretario cittadino... Secondo, ho detto, noi abbiamo il problema di Mario Ruggiero, ed io su questo problema di Mario Ruggiero non faccio un passo indietro. Perché se collochiamo Mario o alla direzione generale o alla direzione sanitaria o in qualsiasi altro ente possiamo pensare al nome alternativo, altrimenti noi su Mario non facciamo un passo indietro». Anche Olivieri, dice Anaclerio, si mostra interessato al tema in quanto gli interessa ottenere incarichi professionali (Olivieri è avvocato): «Allora ha detto: “Ma Mario garantisce anche me”, ha detto. Come! E “la garanzia tua, ho detto, sono io!” Come, non deve garantire te? È chiaro che deve! No, perché sai, io pensavo più alla cosa di Case Popolari perché sai, io ho bisogno degli incarichi professionali».

I RAPPORTI CON TEDESCO - Alla trattativa per la segreteria provinciale del Pd, andata a Dario Ginefra, partecipa anche l’allora assessore regionale alla Salute, Alberto Tedesco. È Vito Degennaro, parlando con Anaclerio il 24 aprile 2007, a far trasparire una certa irritazione del suo gruppo: «Sì ma quelli, glielo diremo ad Alberto… Oggi tocca a te, domani tocca a me… loro devono capire. Lo devono capire una volta per tutte che quello gioca a dividere. Quindi mo’ bisogna lanciare bene, piano, piano, piano, piano fare digerire questo… La segreteria cittadina… Male che vada, voglio dire, se noi vediamo che quelli stringono… È evidente che noi… No, sennò stiamo fuori proprio, Nino!».

LE PRIMARIE DEL PD - Il 3 dicembre 2007 una lunga conversazione tra Anaclerio e Vito Degennaro - che parlano delle primarie nazionali del Pd, vinte da Bersani su Letta - delinea la strategia politica del gruppo.
ANACLERIO: «No, io penso che in questa fase dobbiamo mantenere solo la nostra autonomia di forza da trattare direttamente con Emiliano, cioè tu gli devi far capire a Michele: "Oh Michè a noi basta che ci risolve il fatto di Mario, il fatto delle aziende e cose». (...)
DEGENNARO: «Il problema qual è. È un problema diciamo di capire. Tutto sommato chi siamo dove andiamo hai capito. In questo momento, da un lato tu hai creduto che mo spingendo le primarie ad un certo modo da Bari, no, ci fosse un po’ più di forza di... contrattavi con il gruppo, cioè qua pare che facciano fuori proprio il gruppo di Boccia perché, da un lato lo temono e da un'altro non è difeso bene da Roma».

A: «Non è difeso da Roma, è chiaro, se tu abbai qua e poi non hai le spalle coperte dici ma vaffanculo abbaia quanto cazzo vuoi, ma ecco perché dico, secondo me, occorre che tu a Michele gli faccia capire digli: "uagliò, io i miei amici li mantengo nella mano fino a quando ti fa comodo e ci fa comodo". Poi ovviamente le valutazioni serie si fanno tra 6 mesi tra 7 mesi quando...»
D: «Sì sì».
A: «Se ha messo gli amici nostri nelle liste, perché se Emiliano ci dà queste coperture mettiamo i nostri amici nelle liste. Entrano tutti, poi deve essere capacità nostra farli eleggere ovviamente, se ci mantiene la posizione diMario ci mantiene le nostre la nostra posizione le nostre posizione a livello di aziende poi sai in fondo in fondo noi ne usciamo bene manteniamo questa posizione nel gruppo di Boccia che fa comodo anche aMichele avere un gruppo di amici li dentro, poi spetta a noi decidere che cazzo fare alla fine, perché con questo chiaro di luna si spinge gira sempre più la voce di questa cosa di... (...) Quindi voglio dirti, qua veramente non si sa cosa succede di qua a sei mesi sette mesi in questo paese insomma specie dopo la legge elettorale hai capito!».

GIOVANNI LONGO
MASSIMILIANO SCAGLIARINI



Tutti gli uomini dell’inchiesta
Vito Paloscia, nato a Bari il 03/12/1966;
Graziantonio Santoro, nato ad Altamura (BA) il 15/04/1956;
Graziantonio Loiudice, nato ad Altamura (Ba) il 01/04/1955;
Leonardo Tinelli, nato a Bari il 15.10.1955;
Anna Paola Cirelli, nata a Foggia il 29/06/1966;
Domenico Petrone, nato a Gravina in Puglia (Ba) il 08.01.1972;
Michele Corona, nato a Taranto il 07/10/1960;
Raffaele Contessa, nato a Sesto San Giovanni (Mi) il 05/05/1964;
Alberto Pansini, nato a Conversano (Ba) il 17/09/1974;
Dario Morelli, nato a Fasano (Br) il 06/1 i/1947;
Vito Nitti, nato a Bari il 30/05/1960;
Pasquale Paticchio, nato a Bari il 09/05/1959;
Anna Maria Curcuruto, nata a Brindisi il 14/05/1950;
Saverio Sabini, nato a Bari il 13/11/1944;
Ruggiero Lerario, nato a Bari il 06/10/1951;
Vito De Francesco, nato ad Adelfìa (Ba) il 16/02/1949;
Filippo De Cristofaro, nato a Corato (Ba) il 19/03/1949;
Raffaele De Marco, nato a Noci (Ba) il 10/06/1978;
Gennaro Russo, nato ad Andria (Bat) il 10.07.1951;
Francesco Bitetto, nato a Bari il 13/07/1949;
Mauro Luciani, nato a Roma il 15/01/1951;
Giovanni Campobasso, nato a Triggiano (Ba) il 21/07/1953;
Giovanni Biancofiore, nato a Taranto il 22/03/1955;
Giovanni Micunco, nato a Bari il 07/01/1949;
Rocco Luciano Uva, nato a Ruvo di Puglia (Ba) il 13/12/1948;
Angelo Lobefaro, nato a Bari il 09/08/1949;
Donato Loperfido nato a Broux (Belgio) il 15/11/1958;
Lumi Cippone, nato a Bari il 04/09/1958;
Ilda Curci, nata a Bari il 22/11/1955;
Antonio Colangelo, nato a Bari il 27/04/1967;
Rosa Mastrodonato, nata a Bisceglie (Ba) il 15/05/1970;
Vincenzo Cotecchia, nato a Napoli il 01/03/1925;
Maria (Daniela) Ciamarrusti, nata a Bari il 05/03/1963;
Francesco Leo, nato a Bari il 27/05/1963;
Luigi Nigro, nato a Bocchialiero (Cs) il 02/07/1953;
Anna Vella, nata a Bari il 14/09/1961;

Ketty Di Tardo, nata a Carbonara di Bari il 13/05/1967;
Maurizio Franco, nato a Bari il 13/07/1963;
Vito Michele Giacomo Degennaro, nato a Bitonto (Ba) il 25/07/1950;
Nicla Palumbo, nata ad Andria (Bat) il 22/02/1983;
Cosimo Sancilio, nato a Molfetta il 06.07.1943;
Silvio Sancilio, nato a Bari il 27.04.1978;
Marta Sancilio, nata a Bari il 21.01.1975;
Giovanni Degennaro, nato a Bitonto (Ba) il 30.10.1945;
Maurizio Montalto, nato a Tripoli il 09.08.1958;
Laura Casanova, nata a Bari il 13.01.1967;
Daniele Giulio Maurizio Degennaro, nato a Bari il 17/02/1961;
Nicola Cortone, nato a Bari il 07.08.1971;
Gerardo Degennaro, nato a Bitonto (Ba) il 9/10/1954;
Paolo Rosa, nato a Pignola (Pz) il 01.05.1955;
Michele Nuzzolese, nato ad Altamura (Ba) il 28/03/1966.

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