domenica 25 marzo 2012

Afghanistan, morto soldato italiano, 5 feriti


Herat (Afghanistan), 24 mar. (LaPresse) - Un soldato italiano è deceduto e altri cinque sono rimasti feriti, a seguito di un attacco con colpi di mortaio, avvenuto alle 18 circa (in Italia le 14.30), contro la Fob (Forward operative base) 'Ice' in Gulistan, nel settore Sud- Est dell'area di responsabilità italiana, assegnata alla Task Force South-East, su base del 1° reggimento Bersaglieri. Lo rende noto lo Stato Maggiore della Difesa, che informa che il militare deceduto è il Sergente Michele Silvestri, di 33 anni, originario di Napoli, coniugato e appartenente al 21° reggimento Genio Guastatori di Caserta. Dei due feriti lo Stato Maggiore rende noto che uno è stato stabilizzato. Degli altri: due hanno riportato ferite superficiali e l'ultimo ferite leggere per le quali è stato curato in loco. Date le buone condizioni generali è rimasto alla Fob Ice. Gli altri sono stati trasportati all'ospedale da campo americano di Delaram nell'area di responsabilità del Regional Command South West a comando Usa. I familiari dei militari coinvolti nell'attacco sono stati informati.

Subito dopo la notizia della morte del militare italiano, sono piovuti innumerevoli i cordogli delle principali personalità politiche italiane che hanno manifestato in questo modo la loro vicinanza alle famiglie dei feriti e a quella del deceduto. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con commozione la notizia, ha espresso "i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei familiari del caduto, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese". Anche il presidente del Senato Renato Schifani ha inviato alla famiglia del caduto "le più sincere condoglianze e la sua più profonda vicinanza". Il presidente del Senato ha inviato inoltre "ai quattro soldati rimasti feriti gli auguri di una rapida e completa guarigione". "L'Italia continua a pagare purtroppo un altissimo prezzo di sangue - ha dichiarato il presidente Schifani - e questo ci addolora profondamente.

La missione italiana in Afghanistan continua comunque a essere decisiva per la tutela della libertà, della sicurezza e della pace". Cordoglio anche da parte del ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e del ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri. Il presidente del Consiglio Mario Monti ha fatto gli auguri di pronta guarigione ai feriti e si è detto vicino con partecipe solidarietà alle famiglie dei militari.
La missione Isaf della Nato in Afghanistan svolge attività di supporto al governo afghano nel "mantenimento della sicurezza, sia attraverso la conduzione di operazioni militari secondo il mandato ricevuto, sia attraverso il contributo ad azioni umanitarie e di ricostruzione". Il contingente italiano è schierato nella regione di Herat, con 3.952 unità. Durante la missione Isaf hanno perso la vita, con il militare ucciso oggi in seguito a un attacco, 50 componenti del contingente italiano, di cui 28 in seguito ad attentati o conflitti armati. Dall'11 agosto 2003, la missione Isaf è guidata dalla Nato ed è la prima missione militare extraeuropea dell'Alleanza Atlantica dopo che il vertice di Praga del novembre 2002 ha stabilito che le forze dell'Alleanza possano intervenire anche fuori dall'area dei Paesi membri qualora i suoi interessi lo richiedano.

La missione comprende 130.386 militari appartenenti a contingenti di 49 Paesi. Il contributo maggiore è fornito dagli Stati Uniti (90.000 unità), seguiti dal Regno Unito (9.500), dalla Germania (4.818), dall'Italia (4.000), dalla Francia (3.916 unità), dalla Polonia (2.475), dalla Romania (1.876), dalla Turchia (1.845), dall'Australia (1.550) e dalla Spagna (1.488). Con l'uccisione di oggi in Gulistan, sono 50 i militari del nostro paese deceduti nel corso della missione. Nei primi tre mesi dell'anno erano già morti quattro ragazzi nella stessa zona. Il 20 febbraio scorso a perdere la vita erano stati il caporal maggiore capo Francesco Currò, il primo caporal maggiore Francesco Paolo Messineo e il primo caporal maggiore Luca Valente, in seguito ad un incidente stradale avvenuto a circa 20 chilometri a sud-ovest di Shindand. In precedenza, il 13 gennaio scorso è morto, per un malore, il tenente colonnello Giovanni Gallo.

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