venerdì 16 marzo 2012

Incassavano le pensioni del congiunto morto nel 2008, due denunce

Grazie alla mancata comunicazione del decesso del marito, una donna ha usufruito del vitalizio per quattro anni. Il figlio è stato denunciato per riciclaggio per avere spostato il denaro su un secondo conto
 
 
Intascavano due pensioni di una persona deceduta nel 2008. La truffa è stata scoperta dalla Guardia di Finanza, con il Gip del Tribunale di Castrovillari (Cosenza) che ha, di conseguenza, sospeso l’erogazione delle pensioni e ha fatto sequestrare, ai fini di una confisca, beni mobili per un valore di 45.000 euro. Protagonista della vicenda è una donna di Cassano Ionio che aveva omesso di comunicare la morte del congiunto, con la pensione che veniva accreditata su un libretto a risparmio postale nominativo. Ma i controlli dei finanzieri hanno fatto scoprire la truffa, che ha portato negli anni ad un percepimento, appunto, di circa 45.000 euro.
A seguito del blocco dell’erogazione della pensione, il figlio della signora aveva anche aperto un secondo libretto nominativo a risparmio, sul quale era stata trasferita la somma residua di 20.000 euro, tentando in tal modo di far perdere le tracce degli importi indebitamente percepiti. Madre e figlio sono stati segnalati alla Procura, la prima per il reato di truffa ai danni dell’Inps ed il secondo per riciclaggio. Ai due sono state sequestrate due autovetture, tre depositi a risparmio ed un conto corrente.

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