Da un mese non si hanno più notizie di Giovanni Aloisio, di Misilmeri, considerato ad Angelo Schillaci, uomo di spicco di Cosa nostra nel Nisseno
PALERMO. Imprenditore in fuga da un mese. Giovanni Aloisio, 46 anni, di Misilmeri, ha fatto perdere le proprie tracce dal giorno del blitz Redde Rationem, portata avanti dalla Squadra mobile di Caltanissetta lo scorso 3 dicembre.
Aloisio – come riportato nelle pagine del Giornale di Sicilia in edicola oggi – è titolare della Con.Bi Val Altofonte bituminosi, azienda di Tremonzelli sequestrata, mentre lui è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. L’imprenditore è considerato “a disposizione” delle cosche e vicino ad Angelo Schillaci, uomo di spicco di Cosa nostra nel Nisseno.
Ad accusare Giovanni Aloisio ci sono alcuni collaboratori di giustizia: Pietro Riggio che avrebbe riferito – secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia - di avere avuto l’indicazione di «favorire Aloisio per tutti i lavori da svolgersi nella parte nord della provincia mafiosa di Caltanissetta».
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