Accordo tra polizia e Confindustria: in una nuova sede della squadra mobile un’area dedicata a chi vuole denunciare il pizzo
PALERMO. La Mobile di Palermo avrà una nuova sede operativa nella restaurata chiesa di Sant'Elisabetta, attigua agli attuali uffici della polizia, grazie ad un protocollo d'intesa firmato oggi in questura con Confindustria Sicilia che provvederà a completarla, con un impegno finanziario di circa 350 mila euro, con arredamenti e strumenti tecnologici avanzati.
Nella nuova sede ci sarà anche un'area dedicata agli imprenditori che vogliono denunciare. "Questo protocollo è importante per tanti motivi - ha detto Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia -. Ci sono tanti imprenditori che hanno denunciato e che spingono gli altri a denunciare le estorsioni mafiose grazie alla forte azione di contrasto messa in campo dalle forze dell'ordine. Questa è la cornice essenziale di una collaborazione avviata da tempo e che oggi aggiunge un ulteriore tassello nel segno della legalità".
Il completamento della struttura, in cui confluiranno gli uffici della Mobile, ha un valore soprattutto simbolico della intesa tra industriali e polizia. "E' un percorso virtuoso che ci permette di fare passi da gigante, come dimostra l'operazione Addiopizzo 5, nel contrasto alla mafia - ha detto il questore, Nicola Zito -. Abbiamo creato un sistema che crea fiducia nelle persone e ci permette di dare una sferzata all'organizzazione criminale. Non siamo più alle semplici dichiarazioni d'intenti, ma siamo giunti ad una collaborazione fattiva".
La questura s'impegna, inoltre, a realizzare una serie di incontri con le categorie produttive sul contrasto al fenomeno del racket per fornire informazioni sulle norme e sulle opportunità per chi denuncia.
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