giovedì 13 gennaio 2011

Napoli, sequestrato l'Isef di Poggiomarino scuola privata dal «diploma facile»

NAPOLI (13 gennaio) - Centinaia di studenti inesistenti e false registrazioni di presenze in un istituto scolastico paritario del Napoletano; per la Procura di Torre Annunziata il più importante d'Italia.


Si tratta dell'Isef di Poggiomarino; un miliondi euro il valore dell'immobile. È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Napoli che oggi, su esecuzione di un provvedimento disposto dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, ha posto sotto sequestro la scuola.

Due persone sono state arrestate ed altre sei denunciate per associazione per delinquere.
Secondo l'accusa la scuola aveva centinaia di studenti inesistenti e registrava false presenze e esami «facili» per gli allievi.

L'operazione delle Fiamme Gialle è stata coordinata dalla Procura di Torre Annunziata che ha sequestrato la scuola mentre due persone sono state arrestate e altre sei denunciate in stato di libertà.


Gli otto indagati avrebbero «sistematicamente perpetuato negli anni scolastici 2008-2009 e 2009-2010 - spiegano in Procura - una serie ripetuta di condotte fraudolente falsificando le generalità di studenti iscritti ai corsi di studi risultati inesistenti attestando falsamente la presenza degli alunni sui registri di classe».

Figurano anche Rosetta Cutolo, sorella del capo della Nco Raffaele, e il fratello del boss Antonio Bardellino, Ernesto, ex sindaco di San Cipriano d'Aversa tra i nomi «eccellenti» che conseguirono un titolo di studio nella «Scuola Settembrini» di Poggiomarino, antesignana dell'istituto IseF «Istruzione e Formazione». I locali della scuola paritaria, definita la più grande d'Italia, adibiti alle scuole medie secondarie superiori e agli uffici amministrativi sono stati posti sotto sequestro oggi dalle Fiamme Gialle del comando provinciale di Napoli su disposizione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

I loro nomi emersero durante le indagini sui «diplomi facili» alla «Settembrini» di Poggiomarino
che si conclusero, nel 2006, con la condanna definitiva dei vertici direttivi della scuola -
Pasqualina Falanga e Raffaele Rosario Boccia (quest'ultimo deceduto nel mese di agosto 2010)
 con sentenza della Cassazione.

Nessun commento:

Posta un commento